CSM, SINDACATI PROCLAMANO STATO DI AGITAZIONE: PRIMO PASSO VERSO VERTENZA
NurSind e Cisal-FPC hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dirigenti medici e del personale del comparto del Centro di salute mentale (Csm) di Sulmona e Castel di Sangro della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Nei giorni prossimi – annunciano in una nota congiunta – il segretario provinciale NurSind L’Aquila dott. Antonio Santilli e il segretario aziendale CISAL FPC dott. Massimo Tardio – saranno messe in atto tutte le azioni sindacali e politiche che, purtroppo, si rendono necessarie in quanto la Direzione aziendale e il direttore del Distretto di salute mentale non hanno fornito precise e concrete risposte alle numerose richieste dei dipendenti del Centro di Salute Mentale di Sulmona finalizzate sia alla tutela delle loro posizioni professionali sia alla possibilita’ di poter fornire un’ adeguata attivita’ di assistenza psichiatrica nella Valle Peligna e nell’Alto Sangro. Lo stato di agitazione sindacale – sostengono Santilli e Tardio – rappresenta solo il primo passo di una vertenza sindacale che puo’ prevedere anche la proclamazione dello sciopero al fine di ottenere da un lato serieta’ nell’agire aziendale nel rispetto delle norme giuridiche che regolano i rapporti di lavoro dall’altro la garanzia di un livello assistenziale adeguato alle richieste del nostro territorio secondo le piu’ moderne prospettive di assistenza psichiatrica. Con questo nostro agire sindacale e politico ci dichiariamo contrari all’operazione di progressiva depauperazione dell’assistenza sanitaria dell’Abruzzo interno che rientra forse nel quadro piu’ ampio di una riduzione delle risorse e delle offerte di salute, riduzione particolarmente evidente per Sulmona (mancato adeguamento strutturale del Presidio Ospedaliero, chiusura di Reparti ospedalieri, minaccia di chiusura del punto nascite, spostamento di servizi ambulatoriali ed amministrativi, mancata istituzione di nuovi Servizi sanitari, etc.).