OPPOSIZIONE “SINDACO FORMALIZZI LA CRISI”

SULMONA – <Il sindaco deve formalizzare la crisi>. Continua l’opposizione a chiedere al primo cittadino di portare l’argomento in Consiglio comunale, ritenendo che sia senza maggioranza, per <riferire  alla città se intende andare avanti in maniera stabile e con concrete prospettive> scrivono in una nota i consiglieri di opposizione Santilli, Pantaleo, Di Benedetto, Di Piero e del Monaco, spiegando, dal canto loro, che <solo così, affrontando la crisi di maggioranza in modo  trasparente e nel rispetto del percorso istituzionale,   potrà forse evitare alla città l’onta dell’ennesimo  commissariamento>.  Aggiungono <Lo ripetiamo da mesi e lo hanno riconosciuto anche i tre consiglieri comunali che sono usciti dalla maggioranza, amaramente delusi dalla sua incongruenza e incapacità di decidere. Da qui la richiesta di cominciare a operare e di dare, finalmente, delle risposte alla Città. Ranalli, è evidente, vorrebbe continuare a governare, ma non ha più la maggioranza che lo ha legittimato a Palazzo San Francesco. Pensare quindi di (ri)cominciare ad   amministrare, contando su una maggioranza messa su  con operazioni di rattoppo con pezze neppure a colori, significa imbarcarsi in una spericolata avventura  e decretare  il fallimento della politica prima ancora del commissariamento.> Sostengono i consiglieri di opposizione di  condividere la posizione dei socialisti sul fatto che <un altro commissariamento potrebbe nuocere alla città ma riteniamo  altrettanto nocivo perseverare in un “tirare a campare” senza prospettive e svilente per la classe politica tutta e per i cittadini dalla stessa rappresentati>. Criticano il primo cittadino <di ricercare accordi sottobanco. Intese> sostengono <che,  se raggiunte,  avrebbero la forma di un accordo di potere>. <Vedere il primo cittadino di Sulmona  alla ricerca spasmodica di singoli consiglieri, anche di destra,  come l’ex vice sindaco dell’amministrazione Federico,  Enea Di Ianni,    pur di raggiungere una qualsiasi maggioranza,  certifica, questo si, il fallimento della politica, degradata a livello mercantile. Dunque, per scongiurare questo pericolo, è necessario che Ranalli, in primis, la smetta di continuare a questuare sostegni opportunistici e politicamente incoerenti >.