SULMONA CALCIO, ESORDIO DELUDENTE

Il tempo a Sulmona sembra essersi cristallizzato. A distanza di più di 4 mesi da quel nefasto 18 maggio, il Sulmona ricomincia ancora con una caduta casalinga, all’esordio in in Eccellenza sotto gli occhi del neo presidente Di Girolamo. Pure l’Alba Adriatica riesce a uscire con i 3 punti in tasca dalle mura amiche degli ovidiani, che, in fin dei conti tanto amiche non sono (nona sconfitta nelle ultime undici gare casalinghe giocate). Paradossale che meno di un anno fa di questi tempi si lottava per le zone nobili della Serie D, mentre ora si soccombe anche ad avversari di livello non proprio eccelso. A Oddi il compito di cancellare dalla mente dei sulmonesi la nefasta retrocessione dello scorso anno, ma non bastano gli innesti di Cavasinni, Pelusi, Del Gizzi e Cuccurullo a ribaltare una gara che sembrava compromessa prima del fischio d’inizio. I rossoverdi s’impongono con il più classico dei risultati, 2-0, giocando una buona gara contro un Sulmona ridotto ai minimi termini (14 convocati) e ancora in fase di assemblaggio con solo cinque giorni di allenamento nelle gambe. L’Alba parte subito forte e, dopo sette minuti, Arietti sfiora il gol con un diagonale rasoterra che esce di poco. Grande occasione per gli ospiti pochi minuti dopo, con Rastelli che spizza di testa la sfera per  Antonacci che brucia Sulli in velocità ma spara alto una volta entrato in area. Primo tempo totalmente di marca ospite che crea apprensione nella trequarti ovidiana con Massetti che, dopo un bel dribbling di Di Massimo con seguente traversone,  scheggia da ottima posizione la traversa. Il numero sette adriatico avrà modo di farsi perdonare un minuto più tardi, saltando secco Cavasinni con un tunnel, e sparando in rete il gol dell’1-0 da posizione ravvicinata. Sulmona in palla e Alba affamata. Uno scatenato Di Massimo viene steso in area da Cavassini, non una prestazione da ricordare la sua, e si guadagna il calcio di rigore che potrebbe già chiudere la gara. Il fantasista adriatico però calcia sul palo sciupando una ghiotta occasione. Il Sulmona sembra non avere né voglia né forza per poter reagire. Al rientro dagli spogliatoi è Cavasinni a cercare il pareggio, ma il suo colpo di testa non è preciso ed esce abbondantemente. A 20’ dalla fine la spada di Damocle cade sulla testa del Sulmona,  con Carosa che esce a vuoto su un traversone da calcio d’angolo, e Rastelli ne approfitta per raddoppiare. Il passivo potrebbe essere ancora più rotondo con Di Massimo che semina il panico in area ovidiana, ma è bravo Carosa a respingere di piede.

Valerio Di Fonso