DEL MONACO, TRA PONTI, SCUSE E CONFUSIONE
Del Monaco, tra scuse e confusione. Gioca d’anticipo l’ultima carta e annuncia il passaggio con Sulmona Unita invocando l’unione delle forze del centrosnistra. Con la scusa dell’emergenza rifiuti. Come una sorta di ponte. Tibetano. Dove il rischio di cadere è sempre in agguato e ci si improvvisa equilibrista per restare in piedi, soprattutto in tempi in cui si annusa odore di accordi a palazzo San Francesco, per il passaggio di due consiglieri dalla minoranza alla maggioranza, che qualcuno potrebbe non digerire. E’ l’impressione che si ha osservando la scena politica sulmonese dove tra un comunicato stampa e un altro, si consuma una sorta di tiro alla fune tra maggioranza e minoranza. Facendosi immortalare davanti ai cassonetti stracolmi di immondizia il consigliere comunale Daniele del Monaco, passato di recente al gruppo Misto, con la scusa di affrontare l’emergenza rifiuti chiedendo perdono alla città, gioca d’anticipo e s’infila nella questione politica. In nome di <un’alleanza di tutte le forze del centro sinistra>. Invoca l’unione, spinto quasi da una sorta di buonismo, e sollecita, in una nota, gli inquilini di palazzo San Francesco, da una parte e dell’altra dicendo<segniamo un nuovo inizio, sarò io il primo a farlo, allungando la mano alla coalizione Sulmona Unita e in particolare verso “Sulmona al Centro”, chiedendo di aderirvi, in modo tale da creare il “ponte di alleanza”, che sarà prima la base e poi il simbolo della rinascita della città”. Dichiarazioni che arrivano all’indomani dell’accordo che vedrebbe l’ingresso in maggioranza dell’ex vicesindaco di centrodestra, Enea Di Ianni, e del socialista Mario Sinibaldi.
<Abbiamo bisogno> aggiunge <di una forte squadra, non di 9 bensì di 14 giocatori, il numero dei Consiglieri comunali di Sulmona che militano nel centrosinistra, che giochino su ogni pallone per tutta la durata della partita; non possiamo permetterci di perdere più nulla>. Comincia il comunicato stampa spiegando che <è passato poco più di anno da quando l’Amministrazione Ranalli si è insediata, o meglio si è rinchiusa a Palazzo San Francesco, per cercare di risolvere le mille problematiche che riguardano la nostra Città. Il popolo sovrano> continua Del Monaco <ci ha voluto fortemente dare fiducia, sperando nel cambiamento, ma ci siamo troppo limitati a “regnare senza governare”, nonostante non siano mancate né la volontà, né l’intenzione, a causa purtroppo di questioni troppo serie che affliggono Sulmona, di cui il dilagare dei rifiuti ne è la più triste copertina>. Lancia un appello a riflettere e dice <Cari colleghi Consiglieri, Assessori, Signor Sindaco facciamoci un esame di coscienza e chiediamo scusa a Sulmona, che non merita di vivere una situazione così critica e sconfortante. Togliamoci i tappi dalle orecchie e le bende dagli occhi, affrontiamo la realtà critica che ci circonda e che sicuramente è frutto non solo di quest’ anno di Amministrazione, ma soprattutto del periodo precedente a questa. Abbiamo di fronte due scelte: una che ci spinge a continuare ancora a fatica la navigazione in questo mare aperto, pieno di insidie e di difficoltà, da cui ci possiamo difendere, ma che non possiamo superare, un’altra che ci porta verso un’ancora di salvezza, quella salvezza che merita Sulmona e che si basa su una forte alleanza di tutte le forze del centr-sinistra. Sostituiamo le trattative e gli accordi di vecchia politica e l’orgoglio, che troppo ha dominato la scena, con la parola “alleanza” e sigliamo un “patto con la Città”, dove promettiamo di essere al suo servizio e di fare il possibile, con nuove risorse umane e professionali, per raggiungere un unico obiettivo: salvare Sulmona. Le dichiarazioni del Sindaco di qualche giorno fa, dunque, non possono altro che farmi piacere. Il Consigliere Andrea Gerosolimo sarà sicuramente la nostra punta all’Emiciclo, ma è qui a Palazzo San Francesco che dovrà essere azionata una forte catena di montaggio, in grado di portare frutti tangibili e concreti. L’attacco sarà la nostra forza con Peppino a Sulmona ed Andrea in Regione>.
In sostanza, un comunicato che alla fine sa sempre di quella vecchia politica, quasi farebbe pensare a un tentativo di far rientrare nella sala dei bottoni chi non è stato scelto dai cittadini.