PETTORANO DEDICA UNA STRADA A VITTORIO MONACO

PETTORANO SUL GIZIO  – <E recascane n’atra vota/ le fronne de le castagne/ pazze pe la via de iù Rì>. Ed è proprio la <via de iù Rì>, “Via Ponte Rio”, quella in cui visse ed abitò Vittorio Monaco (1941-2009), luogo per eccellenza delle sue strofe, la strada dei filari di “castagne pazze”, da cui prende il titolo la sua prima raccolta di poesie (1977) e questi versi di “Autunno” ad essere protagonista. Con una bella e partecipata cerimonia, ieri pomeriggio, ufficialmente la strada di “Largo Cencia”  è divenuta “via Vittorio Monaco”. Un omaggio della comunità di Pettorano sul Gizio, su scelta fatta lo scorso 26 Aprile dal Consiglio comunale, proposta del consigliere comunale Pasquale Orsini, all’intellettuale, studioso, politico, sindaco e poeta che con il verso dialettale aveva dipinto il suggestivo borgo con i suoi personaggi, il luogo dell’infanzia, dell’anima, dei realia paesaggistici e naturalistici. Per qualcuno interlocutore stimolante, per altri maestro di vita e amico.  Con l’ emozione nel cuore, moltissimi pettoranesi hanno preso parte alla composta cerimonia, ascoltando l’intervento del primo cittadino, del consigliere comunale Orsini, dell’onorevole Gianni Melilla, il quale ha ricordato la sua amicizia con il politico Vittorio Monaco.  Non si è lasciata tradire dalla commozione  Mimma Di Stefano, moglie di Vittorio Monaco, accompagnata dalla sua famiglia. Ha precisato, nel suo discorso,  che la strada è dedicata non tanto al politico, ma all’uomo, a colui che ha cantato il suo paese, le sorti del suo borgo natìo e dei suoi abitanti, <che sia da stimolo ai giovani a impegnarsi, a essere migliori> ha affermato, ricordando quanto Monaco tenesse alle nuove generazioni, sottolineando, inoltre, quanto suo marito amasse Pettorano, tanto  che se avesse potuto rinascere non avrebbe voluto farlo altrove, se non a Pettorano, paese in cui avrebbe voluto rivivere e poi morire.

Un luogo significativo questa strada, dunque, che ben suggella il riconoscimento ed il legame che la comunità pettoranese vuole stabilire con uno dei suoi figli migliori. Dopo aver scoperto la targa, per mano del nipotino il quale porta il suo nome, all’imbocco della via che conduce agli impianti sportivi, dove si è tenuto un rinfresco fino a sera tra prodotti tipici e buon vino,  Michele Avolio, leader dei DisCanto, amico di Vittorio Monaco, ha sfidato l’emozione intonando canzoni musicate sui suoi versi “Autunno”, “Via pettoranello” e “A Tunine”. Un solco nella storia. Prima sotto voce, quasi timidamente, poi quasi con uno scatto d’orgoglio e lacrime trattenute nel cuore,  i presenti si sono uniti al canto, in memoria di chi, con la penna, lo studio e l’amore per la sua terra, ha lasciato un segno indelebile che fa storia. “A Tunì, se quacche vota me ve’mmente/capace ca te venghe a retruà” (Tonì se qualche volta mi viene in mente capace che vengo a cercarti).

 

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