SI E’ CONCLUSO CON SUCCESSO IL PREMIO “CROCE”
PESCASSEROLI – “Il rapporto tra scienza e natura, tra cultura scientifica ed umanesimo” è stato l’argomento della nona edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce, conclusosi a Pescasseroli nei giorni scorsi. Tema che da sempre ha animato il dibattito sull’influsso che la cultura crociana ha esercitato su quella, più generale, italiana, addebitando, spesso a torto, al “crocianesimo” il presunto ritardo dell’Italia nella preparazione di
generazioni di studenti agli sviluppi della cultura scientifica. Di questo hanno discusso, nella giornata inaugurale, scienziati di tutta Italia, in ricordo della professoressa Margherita Hack, scienziata di fama
internazionale, scomparsa un anno fa.
Sono intervenuti Remo Ruffini, il direttore dell’osservatorio astrofisico di Trieste, Stefano Borgani, il direttore di Collurania di Teramo Roberto Buonanno ed il professor Ferdinando di Orio, componente della giuria. Sabato, sul tema si sono confrontati il professor Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, anche lui in giuria, il filosofo Piergiorgio Donatelli, l’onorevole Umberto Ranieri, il geologo Enrico Miccadei, don Enzo Massotti ed il presidente del Pnalm, Antonio Carrara. Sempre sabato, ma nel pomeriggio, la consegna dei Premi, presieduta dai “giurati” Natalino Irti, Dacia Maraini e Paolo Gambescia. I premi sono andati a Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo per il volume “Se muore il Sud” (Feltrinelli); a Chiara Frugoni per il romamzo “Perfino le stelle devono separarsi” (Feltrinelli); Antonio Gnoli e Gennaro Sasso, per il volume “I corrotti e gli inetti: conversazioni su Machiavelli” (Bompiani). Gli altri eventi, la presentazione del volume del giornalista Rai Umberto Braccili, “Lo dico al Tg” e il concerto di musica classica, svoltosi nella suggestiva ambientazione della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, diretto dal maestro Jacopo Sipari. Domenica, infine, la giuria, insieme alla nipote di Benedetto Croce, Marta Herling ed ai sindaci di Raiano, Marco Moca e del consigliere comunale di Pescasseroli, Valentina Morisi, sono stati accolti dal primo cittadino di Montenerodomo, Antonio Tamburrino in una visita ai luoghi dove visse la famiglia paterna del filosofo, in un tour organizzato ed illustrato dai professori Francesco Sabatini, Costantino Felice ed Emiliano Giancristofaro. Soddisfazione, per la riuscita dell’evento, è stata
espressa dal sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni (“L’anno prossimo, in occasione del decennale , cercheremo di dare al premio un respiro europeo”), dal presidente della provincia Antonio Del Corvo, da quello del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e dal consigliere regionale Maurizio Di Nicola, a nome del governatore Luciano D’Alfonso”.