FONDI UE, DI NINO “VALLE PELIGNA ESCLUSA, NECESSARIA AZIONE CONGIUNTA PER INVERTIRE ROTTA”
“La scelta di escludere la Valle Peligna dalle nuove disponibilità dei fondi Ue è un primo segnale negativo che la giunta D’Alfonso dà verso una delle aree più svantaggiate dal punto di vista economico”. E’ quanto dichiara la vice presidente della Provincia dell’Aquila e coordinatrice provinciale di FI, Antonella Di Nino “Non servono proclami e sbandierate attenzioni, se al primo atto di un certo rilievo la neo costituita giunta regionale mortifica territori che, com’è noto, soffrono duramente per gli effetti della crisi, acuiti dal terremoto del 2009. Nel prendere atto di un radicale rovesciamento di indirizzo rispetto alla giunta Chiodi, che ha stanziato per la Valle Peligna 16 milioni di fondi Fas, confidiamo anche nei nostri rappresentanti in consiglio perché si giunga ad una distribuzione dei fondi europei più rispettosa delle esigenze dei territori della provincia aquilana. È necessario rimediare subito ad una brutta partenza, vista l’oggettiva situazione di difficoltà del territorio – continua – nascono interrogativi circa gli strumenti di valutazione utilizzati dalla Regione in merito al riconoscimento dello stato di necessità degli aiuti per la Valle Peligna, considerata anche l’avvenuta inclusione del Comune di Sulmona tra i destinatari dei fondi (come stabilito dalla delibera n. 468 dello scorso 8 luglio), fatto che senza dubbio viene recepito come una buona notizia, ma che non è misura sufficiente a supplire le esigenze di una parte significativa di territorio provinciale, il cui rilancio economico-produttivo non può certamente iniziare con un’esclusione ingiustificata.
E’ ancora più inconcepibile escludere la Marsica intera dal trasferimento delle risorse europee. E’ necessaria un’azione congiunta che inverta la rotta di un provvedimento che penalizza senza criteri validi l’ambito territoriale più grande della provincia dell’Aquila. In tal senso, ho già inviato una lettera indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, per denunciare una condizione grave e per chiedere chiarimenti riguardo le motivazioni che hanno portato la nuova Giunta d’Abruzzo a stravolgere completamente la preesistente delibera n. 338/2014 della gestione Chiodi, con cui si era proceduto ad un’individuazione più equa delle aree obiettivo degli aiuti di stato”.