ESAMI MATURITA’, TRA ANSIE, RIPASSI E RICORDI
Un nucleo di ricordi: amicizie, conoscenze, difficoltà, soddisfazioni. Tutto collegato nella mente a pochi giorni di fine giugno, tra ansie, ripassi e scaramanzie. All’esame di maturità sono spesso connaturati i più densi ricordi della vita liceale: un mantra, sostanzialmente, un atto simbolico di passaggio dalla condizione di adolescente a quella di adulto, ma anche la consapevolezza che l’esame di stato non è un punto d’arrivo, ma di partenza, per mettersi alla ricerca di quella reale maturità, di quella reale assunzione di responsabilità cui si tende tutti i giorni della propria vita e che terrà sempre tutti col fiato sospeso. Un esame che è una linea di margine piuttosto che un semplice traguardo. Un confine. Da un versante vediamo gli aspetti prettamente formali, dall’altro si realizza quale ne sia la vera natura. Indipendentemente dall’esito finale in centesimi, l’esame conclusivo del quinquennio di studi superiori è una soglia di passaggio, un’occasione di confronto con se stessi, la realizzazione di quanto si è fatto e di quanto si può fare, la presa di consapevolezza del proprio ruolo.11.189 gli studenti abruzzesi alle prese da ieri, con l’esame di Stato, 2215 i candidati della provincia dell’Aquila.
Quasimodo, il dono, l’Europa 1914-2014, violenza e nonviolenza volti del Novecento, nuove responsabilità, tecnologia che pervade, il “rammendo delle periferie” dalle parole di Renzo Piano. Questi i temi posti all’attenzione di tutti i 460mila giovani maturandi italiani. Una prima prova nell’ordinario, un Quasimodo prevedibile, in pool position nel toto-tema fino agli ultimi minuti prima della conferma. Ed ecco che il primo grande ostacolo è superato. “Fatta la prima prova si è fatta la metà dell’esame” commenta un genitore, in attesa vicino la scuola. Dunque c’è stata la possibilità di stemperare l’ansia, in un atto primo di questa maturità 2014 che non ha riservato scomode sorprese ai ragazzi, che ha permesso di fare conoscenza con i commissari esterni, conoscere le date delle prove orali ed entrare nel clima di un momento, che piaccia o meno, che rimarrà per sempre nella memoria di ognuno.
Con la seconda prova i maturandi si cimentano con la propria materia d’indirizzo, diversa da scuola a scuola. Per i candidati alla maturità classica non troppe sorprese: il nome di Luciano di Samostata circolava già sul web nei giorni scorsi come papabile, ma la versione, “L’ignoranza acceca gli uomini”, non è certo stata delle più semplici, sostengono gli studenti del Classico di Sulmona. “Luciano, grazie per avermi fatto passare quattro ore d’inferno! Per il resto, caro vocabolario di Greco, Addio!” E’ uno dei primi commenti arrivati dai liceali di casa nostra. “Il tema di matematica prevedeva problemi esclusivamente di Analisi, con argomenti su cui spesso non ci si esercita vista la difficoltà, anche i questionari non erano semplici” ha commentato una docente, secondo la quale l’equipe di esperti che produce la prova, benché altamente qualificata, non conosce la realtà scolastica dei tanti docenti che con amore e impegno lavorano con ragazzi dotati di abilità e preparazione non omogenee. Sostanzialmente per i liceali tutto è rientrato tutto nelle previsioni. Per il Pedagogico analisi dell’ambiente di apprendimento, “i temi degli anni precedenti erano decisamente più fattibili” è l’osservazione di alcune ragazze all’uscita. Analisi di bilancio all’Itc ed Estimo sull’esproprio per i geometri, ma la vera novità dell’anno non è arrivata a Sulmona, perché il tema che ha sorpreso tutti è stato assegnato agli istituti per il turismo: Expo 2015. Ora si guarda al prossimo scoglio da affrontare. Quattro materie a sorpresa, dodici domande, tre ore di tempo: è la temutissima terza prova.
A.D.M.