LUCCI: “CLEAN SHARING SULMONA”, UNA SETTIMANA DA “SPAZZINO” IN CAMBIO DI OSPITALITA’
Valorizzare la spontaneità dei volontari trasformandola in opportunità per la città. E’ il senso di un progetto ideato dal consigliere di Sbic, Alessandro Lucci (guardando agli esempi di altre città) pronto per farlo finire sul tavolo dell’Assise civica, proponendo una settimana da “spazzino” a Sulmona in cambio di ospitalità. Il progetto lo ha chiamato “Clean Sharing Sulmona” e prevede soggiorni per turisti ospitati gratuitamente nelle strutture ricettive di proprietà comunale, in cambio di quattro ore di lavoro al giorno da impiegare nella pulizia delle strade del centro abitato. <In Italia sono migliaia tra privati, ditte, e città intere che hanno messo a disposizione un posto letto in cambio di qualche ora di lavoro al giorno> afferma Lucci in una nota <I progetti più frequentati sono il “wwoof” per le aziende biologiche e il “helpX” per tutti gli altri. Capofila tra i Comuni host c’è sicuramente Ponza che offre il posto letto in cambio della pulizia delle spiagge per 4 ore al giorno, la lista di attesa per essere ospitati è di circa 2000 persone che da tutto il mondo vogliono raggiungere l’isola da “pulire”>. Tanti gli esempi in giro per il Bel Paese: camere d’albergo in cambio di arti figurative, ristoranti in cambio di musica. <Sulmona città d’arte e di piccole meraviglie architettoniche ha tutte le potenzialità e le strutture per indirizzarsi verso una scelta di questo genere> commenta ancora il consigliere di Sbic, tirando subito fuori un esempio locale <In vico Cascile il Comune dispone di una struttura ricettiva in proprietà denominata b&b dove poter ospitare i volontari che potrebbero godere della città e delle vicine montagne restituendo alla municipalità 3-4 ore di lavoro giornaliero nella spazzatura delle strade, nella pulizia dei parchi, in piccole operazioni di manutenzione quotidiana>. E passa ai numeri. <Calcolando 3 persone a settimana per le 52 settimane annue verrebbe a crearsi un monte ore di 4300 ore di lavoro gratuito per il Comune e una pubblicità internazionale per la città, oltre alle potenzialità delle relazioni sociali che potrebbero innescarsi (la parola più cliccata al modo sui motori di ricerca è “gratis”). I frequentatori di queste attività sono per la maggior parte giovani sui 30 anni, nord europei, nord americani o inglesi, quest’ultimi hanno coniato anche termini come woofer, woofing intendendo operatore e azione di volontario ospitato>. Spiega ancora Lucci che <di norma hanno una discreta disponibilità economica e una cultura elevata, la scelta di questo tipo di “vacanza” è riconducibile a fattori di “scoperta, avventura, mettersi in gioco” una sorta di gran tour contemporaneo!
L’offerta in cambio del lavoro potrebbe integrarsi (ce lo auguriamo) anche con un coinvolgimento di strutture private come ristoranti, negozi, alimentari, attraverso sconti o facilitazioni>.
L’idea è nata guardando questa mattina i volontari australiani insieme ai sulmonesi spazzare nella zona della villa comunale (clicca) <Negli ultimi tempi a Sulmona si possono incontrare volontari per la pulizia dei luoghi pubblici o che abbelliscono la città> dice il consigliere < A loro va il mio personalissimo plauso, non solo perché svolgono un servizio che gli sarebbe dovuto e non sempre gli è dato, ma anche per il fatto che così si rafforza, attraverso il senso di appartenenza ad un luogo, l’identità della Città.I ragazzi della Guerrilla gardening, i volontari delle frazioni, gli amici dell’Australia, i cittadini non sono sostituti del servizio di nettezza urbana o di cura e manutenzione del verde pubblico, ma diventano colonne della comunità, gli esempi da seguire senza dover necessariamente passare per le polemiche il più delle volte sterili e puerili.Se provate a parlare con qualcuno dei volontari non sentirete proclamare azioni di protesta, di chiusura, di abbandono. Hanno un sorriso che mostra l’orgoglio di essere parte attiva della civitas, e i discorsi sono sempre sui progetti futuri, sulla speranza!Spazzano ma non guardano i rifiuti a terra… alzano gli occhi per vedere il sorriso dei loro compagni. È da queste piccole considerazioni che sbirciando su internet ho scoperto che altri comuni si sono attrezzati per valorizzare questa spontaneità attraverso bellissimi progetti di ospitalità>.