ESENZIONE TICKET NON DOVUTA, BLOCCATI 1700 TESSERINI SANITARI
Tessere sanitarie bloccate per 1700 persone, che ad oggi si vedono impossibilitate a prenotare visite o prestazioni sanitarie al Cup. A sollevare il caso, questa mattina, è stato l’avvocato del Tribunale dei diritti del Malato, Catia Puglielli, alla quale i tantissimi cittadini si sono rivolti esponendo la situazione che ha origini nel 2011, venuta a galla in questi mesi. Si presume che alla base della questione possa esserci una campagna informativa poco precisa da parte della Asl nei confronti dell’utente, senza accertamenti approfonditi in merito alla reale condizione di esenzione del pagamento del ticket delle persone che richiedevano il rilascio del tesserino, mista a una disinformazione, dovuta, forse, alla superficialità nel credere che bastasse avere un reddito basso per agevolare del beneficio, come ha spiegato il legale in conferenza stampa. Fatto è che, ad oggi, anche coloro che non pagano il ticket per patologie hanno ricevuto la lettera dall’Agenzia delle entrate in seguito agli accertamenti e verifiche effettuate. Ecco, quindi, che sono diverse migliaia di persone in tutto l’Abruzzo a trovarsi di fronte al blocco della tessera sanitaria che impedisce la prenotazione di visite o esami. “Molti lo scoprono proprio recandosi agli sportelli del Cup, senza aver ricevuto la lettera” spiega l’avvocato che precisa “Il problema consiste anche nell’impossibilità di molti utenti nel saldare immediatamente il debito e la mora in un’unica soluzione e se si opta per dilazionare il pagamento si rischia di vedersi bloccata la tessera sanitaria fino al saldo complessivo del dovuto”. Somme che vanno dai 30 ai 600 euro circa. “Sebbene la legge non prevede il blocco delle tessere sanitarie” precisa il legale “ ma è consentito effettuare il pagamento della prestazione, sta di fatto che quando gli utenti si sono rivolti al cup non hanno potuto prenotare la prestazione. Noi, come Tribunale dei diritti per il malato ci siamo attivati e stiamo cercando di sbloccare le tessere sia per tutti coloro che usufruiscono di prestazione a pagamento, sia per coloro che usufruiscono contestualmente di un altro tipo di esenzione, quella per patologia rilasciata addirittura in un momento successivo all’intimazione in mora” Non esclude l’avvocato del tribunale del malato che si possa presentare una “valanga” di ricorsi contro il provvedimento.
avvocato Catia Puglielli
Edoardo Facchini