TUTTI IN CARROZZA, NEL CUORE DELL’APPENNINO SUL “TRENO D’EPOCA” (video)
Il fischio del treno in lontananza, come un tempo, in sottofondo l’inno d’Italia e il taglio del nastro come nelle tipiche inaugurazioni in grande stile. Tutto intorno i gonfaloni con i sindaci dei paesi attraversati dalla Transiberiana d’Italia, la ferrovia che rischiava di restare un “ramo secco”, dopo la chiusura al traffico nel dicembre 2011. La Sulmona – Carpinone è tornata a vivere, anche se, almeno fino all’autunno, sarà la tratta fino a Castel di Sangro ad ospitare i “Treni storici”, su iniziativa del Parco nazionale della Majella in collaborazione con la Fondazione Fs, sulla base di un accordo siglato proprio ieri. La Transiberiana, diventa, dunque Ferrovia del Parco, ente che si occuperà della gestione della linea ferroviaria a fini turistici. L’importante è che sia tornata in vita, dopo le battaglie condotte da diverse associazioni soprattutto molisane, come Transita e Le Rotaie del Molise, insieme a quelle abruzzesi come Transappennino, a cittadini e pochi amministratori. “Avevamo fatto viaggiare un treno diagnostico, con specialisti a bordo, per rilevare criticità lungo il percorso. Abbiamo scoperto criticità più facilmente eliminabili fino a Castel di Sangro, più complesse, invece, fino a Carpinone. Avevamo pensato di aspettare l’autunno per inaugurare l’intera tratta, invece abbiamo ritenuto opportuno intanto lanciare questa bella iniziativa da subito. Questa estate” ha annunciato Iezzi “si svolgeranno gli interventi così che nella stagione autunnale sarà possibile attivare i treni storici includendo anche la zona molisana”.
Giovani, anziani, bambini, sindaci, amministratori, candidati, musicisti. Tutti in carrozza sulla Transiberiana d’Italia (partita con largo in ritardo in attesa del candidato presidente Chiodi arrivato insieme alla senatrice Pelino, scesi poi a Cansano. In viaggio anche il sottosegretario di Stato Legnini) accompagnati dalla banda d’Introdacqua, tra paesaggi mozzafiato, storia e tipicità del centro Abruzzo. Locomotive a vapore, carrozze in legno, storiche littorine, le classiche “centoporte” attrezzate con vagone ristorante a base di prodotti tipici. Ogni stazione una festa. Pettorano sul Gizio, Cansano, Campo di Giove, Palena Rivisondoli- Pescocostanzo, Roccaraso, Alfedena-Scontrone e Castel di Sangro. Musica, folklore, tante le manifestazioni e le iniziative per salutare il treno. Già nei giorni scorsi sono state tante le prenotazioni, tanto che è stato previsto un altro viaggio per domani, domenica 18 Maggio.
“Nei prossimi mesi otterremo un comodato d’uso gratuito di immobili ferroviari con lo scopo di creare strutture ricettive” ha detto Iezzi, spiegando che il Parco ha acquistato le stazioni di Cansano e Palena, locale bar annesso, che diventerà pensione così da trasformare l’area in un punto attivo con cavalli, biciclette, carrozze, ciaspole e sci da fondo per godersi anche la stagione invernale.
da sinistra Luigi Cantalamessa,direttore generale Fondazione Fs , Ranalli sindaco Sulmona, Franco Iezzi, presidente Parco