NELL’ABBAZIA DI SANTO SPIRITO L’UNIVERSITA’ DELLA PACE
“L’Università Euromediterranea della Pace intitolata a Celestino V avrà sede nella Abbazia Morronese di Sulmona che già ospita il Parco della Maiella”. E’ quanto ha annunciato il presidente del Parco della Maiella, Franco Iezzi, nell’evento di presentazione dell’innovativo progetto nell’Auditorium della Conciliazione in via della Conciliazione, che fino allo scorso 28 aprile ha ospitato la mostra sugli eremi celestiniani. Il giorno di chiusura dell’esposizione, che tanto interesse ha suscitato, è così diventato idealmente giorno di “apertura”. Il progetto è stato presentato dagli autori Annika Patregnani, Presidente della Biennale Habitat e Angelo De Nicola, giornalista e scrittore esperto di Celestino V, e con la partecipazione straordinaria della madrina ufficiale, la poetessa candidata al Nobel per la Letteratura Màrcia Théophilo, componente d’onore dell’Accademia Mondiale di Poesia, testimonial dell’Unesco per la Biodiversità fino al 2020 e madrina delle foreste del Mondo per il WWF. La Théophilo nel suo appassionato intervento ha ricordato la sua visita all’Aquila in occasione della Perdonanza del 1999 ed ha letto alcune delle sue più famose poesie.
Sono intervenuti anche, per l’Aiccre (Associazione italiana dei Comuni, delle Province, delle Regioni e della altre Comunità locali) che sostiene il progetto, Damiana Guarascio Venturelli (segretario generale Federazione regionale Abruzzo) Giuseppe Abbati (coordinatore Comitato Gect macroregioni) i quali hanno sottolineato l’importanza di intercettare fondi Ue attraverso i Gect e i gemellaggi mirati. Presente anche, in rappresentanza del Comune di Sulmona, il consigliere comunale Daniele Del Monaco.
Nel corso del convegno è stata anche lanciata la proposta, che si muove nello stesso contesto, del “Piano Integrato di sviluppo turistico in chiave ecosostenibile della Valle Peligna” illustrata dal coordinatore, architetto Alessio Scarale, quale ulteriore elemento di congiunzione/interconnessione con il territorio coinvolto.
La Patregnani ha spiegato come si intende aprire attraverso lo sviluppo del progetto, un vasto orizzonte sui temi del Perdono e della Pace, il cui occhio è al centro della Abbazia Celestiniana: è l’occhio interiore di Celestino V, il suo messaggio che attraversa tempo, spazio, dogmi, saperi, senza alcuna possibilità di interferenza, chiaro, limpido, diretto al cuore, al sangue e allo Spirito di ognuno di noi, chiamati a vivere e a interpretare le sfide delle civiltà del III millennio, a creare nuovi spazi-tempi di condivisione e di linguaggi. Si intende avviare un dialogo costante di pensieri e azioni, e si vuole in particolare che siano i giovani a confrontarsi su questi temi, insieme ai premi Nobel, agli artisti, ai cittadini anonimi che hanno sperimentato grandi o piccole “azioni di pace” in ogni parte del mondo. L’Abbazia Morronese diventa quindi il fulcro di una progettualità ampia che coinvolge tutto il comprensorio della Valle Peligna in un’ottica di formazione e rigenerazione permanente, ispirata alla Natura, capace di attivare nuove professioni legate agli eventi, ai festival, ai seminari di studio internazionali, ai gemellaggi artistici e spirituali con i Paesi dove esistono conflitti e disordini sociali, ai meeting che animeranno la splendida architettura già sede del Parco della Majella.
De Nicola ha messo in evidenza la modernità del messaggio di Celestino V al cui nome, portatore di Pace, non poteva non essere intitolata strategicamente la nascente Università.
Il Parco della Majella diventa quindi “padre protettore” del progetto dell’Università Euromediterranea della Pace, l’ente che per ruolo, esperienza, visione e missione si colloca come anello di congiunzione tra gli autori proponenti e il territorio.
La Biennale Habitat (www.biennalehabitat.com) – quale network internazionale rivolto allo sviluppo ecosostenibile delle comunità e dei territori del III millennio – svolge invece un ruolo fondamentale per le connessioni, le relazioni, i partenariati, le progettualità in ambito europeo, Mediterraneo e internazionale, sia nell’elaborazione e implementazione dei contenuti che per ricercare i fondi comunitari, pubblici e privati necessari allo svolgimento delle attività previste dal progetto.
L’auspicio è quello di un percorso aperto, condiviso, in costante crescita ed evoluzione per lo sviluppo e la realizzazione nel tempo del progetto dell’Università Euromediterranea della Pace “Celestino V”.