AL VIA IL XIV FREEDOM TRAIL, IL SENTIERO DELLA LIBERTA’

Al via il  quattordicesimo Freedom Trail questa mattina, lungo il  “Sentiero della Libertà”. Ieri  una via di fuga per i prigionieri di guerra anglo americani, soldati italiani, e tanti che si schierarono dalla parte degli Alleati per liberare l’Italia. Giovani che avevano percorso quello stesso sentiero durante la seconda Guerra Mondiale, che taglia il fianco alla Majella, da Sulmona a Campo di Giove, attraversando il Guado Di Coccia sulla Majella, fino a  Taranta peligna raggiungendo Casoli. Oggi una marcia internazionale, una lezione per  i ragazzi: il cammino a difesa di valori come libertà, pace e solidarietà.  Una partenza diversa quest’anno, che ha coinciso con le celebrazioni della Liberazione dal nazifascismo, a quasi settanta anni dalla liberazione di Sulmona e del territorio dall’occupazione tedesca. “Per affermare insieme i valori della libertà, della pace e della democrazia”, come recitano gli striscioni che hanno sfilato, ricordando le parole dell’ex presidente della Repubblica Ciampi. Zaini in spalla e voglia di esserci, il colorato corteo di 700 partecipanti (500 gli iscritti camminatori, 200 gli assistenti e  accompagnatori) ha preso le mosse intorno alle 10 dal Liceo Scientifico “Fermi”, scuola organizzatrice della manifestazione fin dal primo anno (dopo che negli anni aveva condotto  una ricerca  storica sui prigionieri di guerra e sul campo di concentramento di Fonte d’Amore), di concerto con l’associazione “Freedom Trail”, approdando in piazza Tresca, dove è stato reso omaggio ai caduti con una cerimonia solenne alla presenza di autorità civili e militari, delle associazioni degli ex combattenti, dei superstiti della Brigata Majella, di tre sindaci di Sulmona, Peppino Ranalli, di Campo di Giove (vicesindaco) Stefano Di Mascio, e di Casoli, Sergio De Luca, città  attraversate dal sentiero della Libertà.

Una manifestazione importante per Sulmona, che affascina e cresce di anno in anno, presentata in conferenza stampa ieri dagli organizzatori (clicca). Un trekking di tre giorni (25, 26 e 27 Aprile) di 20 chilometri ognuno, con la memoria al passato: omaggio alla storia, alla libertà, a coloro che da Casoli costituirono la Brigata Majella e lottarono al fianco degli alleati, contribuendo alla liberazione della nostra terra, per cui morirono 55 giovani (quasi tutti ventenni).  A coordinare la cerimonia,  rimarcare il ruolo fondamentale che ha avuto il paese, è stato Mario Setta, anima storica dell’associazione  insieme all’organizzatrice Adelaide Strizzi. Picchetto d’onore degli allievi della scuola di polizia penitenziaria di Sulmona. Contributo quest’anno arrivato anche dal Parco Majella (clicca).

Prima tappa oggi Campo di Giove, dov’è allestito il camping. Domani, 26 aprile, ripartirà il cammino alla volta di Taranta Peligna fino a raggiungere Casoli domenica.

Il supporto logistico per lo svolgimento della edizione 2014 del Freedom vede la collaborazione del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila, comandato dal Colonnello Iacobucci, fornendo mezzi e uomini, i quali monteranno e smonteranno le tende, messe a disposizione dagli Alpini stessi, nelle varie tappe del percorso e supporteranno i partecipanti e gli organizzatori durante tutti i giorni della manifestazione. Presente una delegazione all’apertura della marcia.

 

fotoFREEDOM05

fotoA3

fotofreedom017

Mario Setta

fotofreedom15

i gonfaloni delle tre città Sulmona, Campo di Giove, Casoli

foto22

Presente anche un gruppo di australiani, accompagnati dalla sulmonese di origine australiana Gabriella Di Mattia, la quale ha spiegato che il 25 Aprile è festa nazionale anche in Australia, chiamata “ANZAC Day “,  (acronimo di Australian and New Zealand Army Corps) in cui si commemorano soldati australiani morti in tutte le guerre. Durante il secondo conflitto mondiale molti prigionieri australiani furono rinchiusi nel campo di concentramento di Fonte d’Amore.

foto23

fotofreedom015

fotofreedom13

fotofreedom012

fotofreedom19

preside del polo scientifico tecnologico

fotofreedom013

vicesindaco Campo di Giove

fotofreedom16

dopo la deposizione della Corona al monumento ai Caduti

FOTOFREEDOM03

fotoFREEDOM04

fotofreedom12

Taglio del nastro alla presenza della figlia di Roberto Cicerone, Lea, classe 1932

fotofreedom fotofreedom2 fotofreedom3 fotofreedom4 fotofreedom5 fotofreedom6 fotofreedom7 fotofreedom9 fotofreedom10 FOTOFREEDOM14 fotofreedom023 fotofreedom024 fotofreedom025