EDICOLE E CHIOSCHI, COMUNE RIDUCE I CANONI

Boccata d’ossigeno per i proprietari di chioschi ed edicole a Sulmona. Deliberati i nuovi canoni concessori dalla Giunta di Palazzo San Francesco. Abbassate le spese a carico dei titolari da 5 euro a 3 euro al metro quadrato. Dopo due incontri, a cui hanno partecipato il sindaco Peppino Ranalli, l’assessore Stefano Goti e un folto gruppo di titolari di chioschi presenti sul territorio, l’amministrazione comunale ha deciso abbassare i canoni da 5 euro, così come previsto dalla delibera di Giunta Comunale n.170 del 21 luglio 2011 a 3.50 euro. In particolare, la rimodulazione, che coinvolgerà molte attività sulmonesei, come  edicole, chioschi per la  somministrazione di bevande e alimenti, per vendita fiori, riguarda 3.50 euro al metro quadro mensili da moltiplicare per la superficie lorda del manufatto, in caso di installazioni di chioschi da parte di privati; 16 al metro quadro mensili da moltiplicarsi per la superficie lorda del manufatto, in caso di locazione di chiosco realizzato direttamente dal Comune, per tutta la durata del rapporto di locazione.

“La decisione a cui si é arrivati – ha spiegato il sindaco – é dovuta al fatto che, nonostante i notevoli e innumerevoli problemi che ci troviamo ad affrontare, sarà nostro dovere evitare la chiusura delle attività che si svolgono sul territorio. L’azione messa in campo con questa delibera dimostra la nostra vicinanza ai cittadini e ai commercianti e la nostra apertura al dialogo, al confronto e alla ricerca di soluzioni alternative che possano dare respiro a chi ha investito in questa città”. “Infine –ha concluso il Sindaco-  non si deve dimenticare che c’è stata una sensibile contrazione delle vendite a causa della perdurante crisi economica e che le in base a recenti statistiche c’è stata la chiusura in tutta Italia  12 mila edicole dal 2005 al 2013, con stime di chiusura per altre 10 mila nel triennio 2014/2017. Con la riduzione del canone cercheremo di arginare questo triste fenomeno, almeno nel nostro territorio comunale”.