DI NINO E LEONE “SINDACO SI ATTIVI PER SALVARE SEDE GIUDICE DI PACE”
<Oggi purtroppo nell’indifferenza di tanti, dopo quasi duecento anni, perdiamo un pezzo della nostra storia. Siamo rammaricati per non essere riusciti a convincere i nostri amministratori a mettere in atto tutte le forze per evitare la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pratola>. E’ il commento dei due consiglieri comunali di opposizione al Comune di Pratola Peligna, Antonio Di Nino e Antony Leone, che chiedono al sindaco, alla Giunta e all’Assise civica <di rivedere la pratica e se necessario recarsi già la settimana prossima presso il Ministero di Grazia e Giustizia per trovare eventuali soluzioni in extremis al fine di salvare l’Ufficio del Giudice di Pace di Pratola Peligna>. Spiegano i due Consiglieri <la Pretura Mandamentale del comune di Pratola Peligna, a detta di ricercatori di Storia Patria e amanti della nostra città, è stata istituita nel 1811 dal Re Gioacchino Murat. Il mandamento comprendeva Pratola, Raiano, Vittorito Roccacasale e Corfinio>. E aggiungono <Tutta la collettività in particolare quella Pratolana perde un presidio di giustizia, indebolendo ulteriormente il nostro tessuto economico e sociale. Gissi, Lama dei Peligni, Castel di Sangro, Pescina, Penne ed Atri sono riusciti nell’impresa di salvare l’ufficio, mentre Pratola no.>