RINSALDATA L’AMICIZIA TRA LICEALI DI BURGHAUSEN E STUDENTI DEL “VICO” DI SULMONA
Il gemellaggio tra Sulmona e Burghausen vive anche attraverso le scuole. Si rivitalizza lo scambio culturale tra gli studenti del Liceo Maximilian Gymnasium di Burghausen e i coetanei del Liceo Linguistico “Vico” di Sulmona. Un’ospitalità reciproca nata otto anni fa, ancora prima del gemellaggio siglato tra Sulmona e Burghausen nel 2007, poi interrotta e proseguita a metà, solo dalla scuola bavarese che ha continuato ad ospitare gli studenti sulmonesi. I ragazzi di Burghausen resteranno nel capoluogo peligno per cinque giorni, accompagnati dalle loro insegnanti Raphaela Cavazzuti ed Eva Gottschlich. Sono stati accolti, questa mattina, nell’aula consiliare di palazzo San Francesco dal sindaco Peppino Ranalli, dal vice sindaco Luciano Marinucci, dal prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, dal presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani e dal commissario dell’associazione culturale Giostra cavalleresca, Domenico Taglieri e dalla dirigente scolastica del Polo Umanistico Caterina Fantauzzi. Ai giovani ospiti e alle loro insegnanti sono stati consegnati dai vertici dell’amministrazione comunale volumi e opuscoli che raccontano la città di Sulmona. Il commissario dell’associazione, Taglieri, ha colto l’occasione per dire che il torneo di piazza Maggiore è stato argomento di una tesi di laurea dal titolo “Dame e Cavalieri della Giostra cavalleresca di Sulmona”, discussa nell’Università “La Sapienza di Roma”, da una studentessa sulmonese, Pamela Bolognonini. In conclusione Taglieri ha annunciato la visita ufficiale della Giostra e del Comune di Sulmona a Burghausen, in occasione di una manifestazione, dal 5 al 9 maggio prossimi, su invito dell’associazione bavarese “Arbeitsgruppe”. <Solamente se apriamo le porte all’Europa> ha aggiunto Taglieri <possiamo mettere in atto scambi culturali e con prospettive occupazionali. La Giostra cavalleresca è presente oggi perché questi scambi culturali importanti sono cominciati proprio con la Giostra e, in particolare, grazie al Borgo San Panfilo con il capitano Paolo Alessandroni>.