INAUGURATO LABORATORIO ANALISI A CASTEL DI SANGRO. PROTESTA DEI COMITATI DI BARREA E VILLETTA
Taglio del nastro questa mattina per il nuovo laboratorio analisi nell’ospedale di Castel di Sangro. Protesta prima dell’inaugurazione da parte del Comitato di cittadini di Barrea e Villetta Barrea perchè da due anni attendono la nomina del quarto medico di medicina primaria sul territorio. Hanno voluto incontrare il presidente della Regione Gianni Chiodi chiedendogli che la Commissione entro la fine di marzo scelga il “medico equipollente” in grado di aprire da subito l’ambulatorio nei due paesi.
Il nuovo laboratorio analisi, ristrutturato e messo a norma, dotato di dispositivi di elevata tecnologia e ‘ripensato’ con criteri antisismici. E’ stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione, del Manager Asl 1 Giancarlo Silveri, del Direttore sanitario aziendale, Teresa Colizza e del sindaco di Castel Sangro Umberto Murolo.
I lavori di ristrutturazione hanno riguardato il complesso edilizio e gli impianti interni, con un restyling completo.
I locali in cui è ubicato il laboratorio sono situati al piano terra, a fianco del pronto soccorso e sono costituiti da una superficie di circa 300 metri quadri. Gli interventi di ristrutturazione e adeguamento hanno avuto un costo di 300 mila euro e sono durati 2 anni; sono stati attuati con accordo di programma tra Asl 1 a Comune.
I lavori di adeguamento del laboratorio hanno interessato l’intero corpo di fabbrica dell’ospedale – composto di 4 piani – con completo rifacimento del manto di copertura del presidio
Il laboratorio è diretto dal dottor Mauro Gabrielli che fa capo al Direttore del dipartimento biomedico aziendale, dottor Umberto Occhiuzzi. Presente al ‘battesimo’ del nuovo laboratorio il direttore sanitario di presidio, Maurizio Masciulli.
Tra nuovi macchinari di cui è dotato il servizio, va segnalata la qualità dell’impianto per il condizionamento degli ambienti. Il nuovo laboratorio dispone infatti di un sistema di trattamento aria che, tramite speciali filtri, immette dall’esterno aria depurata che impedisce contaminazioni. Un dispositivo che costituisce il fiore all’occhiello del servizio poiché è appannaggio di pochi ospedali abruzzesi.
300.000 prestazioni l’anno. Utenti anche da Chieti, Isernia e dal Napoletano.
Il laboratorio effettua circa 300.000 prestazioni l’anno, con una media di circa 100 prelievi al giorno . Per la posizione strategica dell’ospedale, il laboratorio, oltre a coprire le esigenze della comunità locale, serve le popolazioni di una parte della provincia di Chieti e, fuori Regione, del comprensorio di Isernia e di alcuni Comuni del napoletano. In alcuni periodi dell’anno l’affluenza in laboratorio è particolarmente fitta a causa della presenza di numerosi turisti.
SILVERI: “UN ALTRO TASSELLO PER ULTERIORE RILANCIO”
Da parte sua il Manager Asl, Silveri, ha ricordato che, in pochi anni, il presidio ospedaliero dei Castello è passato da una situazione molto difficile a una condizione di avanguardia.
“Il riassetto del Laboratorio analisi”, afferma, “sia come struttura sia come moderne attrezzature, è solo l’ultimo tassello di un processo di rilancio dell’ospedale che abbiamo avviato da tempo e che ha riguardato, 2 anni fa, il rifacimento completo del pronto soccorso e l’attivazione dell’osservazione breve (5 posti letto). Un’azione di valorizzazione di un ospedale che, per la sua posizione strategica, attrae utenti anche dalle regioni limitrofe”
CHIODI: AVER MANTENUTO OSPEDALE E’ SCOMMESSA VINTA
“La vera scommessa vinta – ricorda Chiodi – e’ l’aver mantenuto in attivita’ questa struttura sanitaria. L’agenzia nazionale della Sanita’ in sede di esplicitazione del Piano di rientro ci aveva detto che l’ospedale di Castel di Sangro andava soppresso. Noi abbiamo sostenuto, in quella sede con forza, l’importanza strategica di questa struttura ospedaliera come presidio di confine a servizio peraltro di un comprensorio ad alta valenza turistica, nonostante i numeri ci spingessero verso un’altra decisione. Alla fine la nostra azione di risanamento ha permesso di mantenere in vita non solo l’ospedale di Castel di Sangro ma di ridurre di molto il numero di ospedali da riconvertire (ne sono rimasti in attivita’ 16 rispetto ai 9 che aveva indicato l’Agenzia, ndr), raggiungendo lo stesso l’equilibrio di bilancio che ci permette ora di fare investimenti sul territorio”.