TRAVOLGENTE E BRILLANTE LO SWING DI “THE BILLY BROS JUMPIN’ ORCHESTRA”
Con l’eterogeneità che caratterizza il suo programma ed i suoi appuntamenti, anche domenica scorsa la Camerata Musicale Sulmonese ha offerto un evento straordinario: un travolgente e divertente concerto, con l’intento riuscitissimo di ricreare il caloroso sound dello Swing degli anni ’30, ’40 e ’50.
In un Teatro Maria Caniglia quasi pieno, nato proprio negli anni in cui questa musica imperava nelle sale da ballo e nei clubs, gli spettatori sono stati trascinati dal gioioso Swing italiano e americano attraverso l’esibizione impeccabile dei The Billy Bros Jumpin’ Orchestra. Il gruppo abruzzese, nato nel 1990 riecheggia la classica formazione delle band di quegli anni (sezione fiati, pianoforte, batteria contrabbasso e voce) in una perfetta intesa tra strumenti che da vita a ritmi appassionati e brillanti. La Billy Bros Jumpin’ Orchestra si è esibita in alcuni luoghi fra i più importanti, accanto ai più grandi nomi del panorama musicale (Mimmie Minoprio, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Sergio Caputo, Antonella Ruggiero, Max Gazzè, Marina Rei, Paola Turci e tanti altri). La loro musica è stata trasmessa da radio e televisioni di numerosi paesi europei, negli Stati Uniti e in Sud America.
L’esibizione al Teatro Caniglia si è svolta in pieno stile di quegli anni: nell’abbigliamento, nella strumentazione, nel modo di suonare, nelle divertenti battute tra la band e il pubblico, ma soprattutto nel modo di interpretare lo spettacolo. Uno spettacolo per tutte le età, esaltato da una musica che non si è mai spenta e che continua a divertire e a far sognare. La serata è stata animata anche dalle danze improvvisate di alcuni ragazzi seduti in platea, membri della Abruzzo Swing Dance Society, associazione culturale nata a Pescara, promotrice della divulgazione della danza e musica swing. Le loro coreografie e movenze inaspettate, vicine allo stille Lindy Hop, hanno attraversato i corridoi della platea allietando e coinvolgendo ancora di più il divertito pubblico.
Il programma proposto per la serata dalla Billy Bros Jumpin’ Orchestra, tratto dal repertorio Swing, Jump Blues, Old Rhythm and Blues e Jive, ha rievocato ed omaggiato gran parte dello swing italiano accompagnato da brani classici di quello americano. La band, trascinata dal leader Maurizio Meterangelo (voce e contrabbasso), ha travolto il pubblico in uno spettacolo musicale elegante e divertente, proponendo melodie e testi indimenticabili di brani italiani, molti arrangiati dal maestro Sante Centurione, quali Carina di Corrado Lojacono e Ba baciami piccina di Alberto Rabagliati.
Non sono mancati gli omaggi a Vittorio De Sica, Domenico Modugno, Renato Carosone e Fred Buscaglione con Parlami d’amore Mariù, Musetto, Tammuriatata nera e Guarda che luna, ultimissimo pezzo scritto dall’artista torinese poco prima della sua tragica morte in un incidente stradale. Un accenno anche alla cosiddetta musica cretina con i brani A 15 anni di Ernesto Pietro Bonino e Mamma voglio anche io la fidanzata di Natalino Otto. Questo genere musicale satirico ed ironico, molto in voga nel nostro paese (si pensi ad altri brani come Maramao perché sei morto, la Casetta in Canadà) , svanì quasi del tutto con l’avvento del secondo conflitto mondiale, per poi tornare in auge negli anni successivi con compositori quali Lelio Luttazzi e Giacomo Osella, fino ai giorni nostri con degnissimi eredi quali Elio e Le Storie Tese.
Del vasto repertorio americano il fortunato pubblico ha potuto ascoltare Things ain’t what they used to be di Duke Ellington considerato uno dei più grandi compositori americani del novecento, ‘Tain’t what you do di Jimmie Lunceford , Swing Brother swing e One o’ clock jump di Count Basie che, per il suo stile essenziale e raffinato ha rivoluzionato il modo di suonare dell’epoca tanto che, ancora oggi in certi casi, si usa abitualmente dire “alla Basie”.
Non sono mancate le composizioni originali del gruppo quali Grab your baby, Bimba fuoriserie e Billy Bros, Theme: musica elegante e adrenalinica, su ritmi sincopati che invitava il pubblico a ballare con il corpo e con la mente. Ogni brano proposto è stato sempre accompagnato da spiegazioni e aneddoti, spesso anche da divertenti sketchs, che hanno reso il pubblico ancora più coinvolto in tutte le esecuzioni musicali. La brillante serata si è conclusa con tanto entusiasmo, ballo, applausi e due osannati bis: Sing, sing, sing di Louis Prima e Splanky di Count Basie.
Un serata magica e travolgente, che si respirava anche tra i corridoi del Teatro, passeggiando e vivendo in quell’architettura che trasudava musica e riusciva a farti sentire presente ma in un’altra epoca, quella dello swing. Tutto questo a smentire che il jazz è troppo spesso associato a qualcosa di esclusivo, riservato a un pubblico di iniziati e cultori. In realtà è un modo di comunicare attraverso la musica diretto e coinvolgente, che riesce a stupire, affascinare, scatenare o semplicemente a far sognare. Domenica sono stati tutti protagonisti ed è stato merito solo del magnifico Teatro Maria Caniglia, di questa straordinaria band e della sua magica musica.
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Domenica 16 marzo alle ore 17:30, presso il teatro Comunale Maria Caniglia si terrà un altro irrinunciabile concerto. Ad esibirsi sarà l’ ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo.
In programma la Sinfonia concertante in mi bemolle magg. per violino, viola e orchestra e la Sinfonia in re magg. K 504 “Praga” di Wolfang Amadeus MOZART.
Lucrezia Daniele