FRANTOLIO, PREMIATI I MIGLIORI EXTRAVERGINE DELLA VALLE PELIGNA

Sul podio per il miglior olio peligno 2013: l’extravergine di Tonino De Santis di Introdacqua, prodotto nel frantoio di Marcello Della Valle di Prezza, tra i sette presenti in Valle Peligna, dove sono stati trasformati anche il secondo e il terzo classificato, rispettivamente l’olio di Andrea Eleuterio di Bugnara e di Pasquale Giammarco di Prezza. 95 i produttori peligni che hanno partecipato all’ottava edizione del concorso “Buon Olio Peligno”. I rionoscimenti ai concorrenti, che gestiscono oliveti della Rustica e Gentile, le varietà di olive tipiche della Valle Peligna, sono stati conferiti sulla base delle valutazioni di un panel specialistico guidato da tecnici della Regione Abruzzo, diretti da Marino Giorgetti che si è detto stupito del record di partecipanti di cui molti con un’ottima qualità <Il 71% dei campioni analizzati, senza sapere a chi appartenessero> ha detto <non avevano difetti. Sono più che soddisfatto perchè per la Valle Peligna è stata una buona annata>. I primi tre ovicoltori classificati avranno la possibilità di partecipare alla competizione regionale più importante d’Abruzzo “Lorolio” a Loreto Aprutino, in cui, negli ultimi anni, tra i primi posti, ha trionfato proprio l’olio di casa nostra. Un’ottima annata per l’extravergine peligno (clicca link) . La cerimonia di premiazione è avvenuta nell’hotel Excelsior di Corfinio, al termine del convegno FrantOlio, dedicato alla conoscenza specifica dell’ulivo e dell’olio, con le sue tecniche e la sua particolarità, finalizzato alla promozione extravergine del territorio nostrano.

Numeroso e attento il pubblico, composto anche dai sindaci di Prezza, Bugnara, Raiano, Vittorito, Cocullo, dagli assessori di Campo di Giove, di Introdacqua, di Castelvecchio Subequo, dal vicepresidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, dalla vicepresidente della Provincia dell’aquila, Antonella Di Nino. Un’occasione di confronto per l’olivicoltura del territorio, una sana competizione tra produttori e frantoiani, stimolati nel migliorare le proprie tecniche di coltivazione e trasformazione per ottimizzare il livello qualitativo dell’olio, già alto.
A fare gli onori di casa il sindaco di Corfinio Massimo Colangelo, a presidere l’evento il commissario della Comunità Montana Peligna Antonio Carrara, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo. Si sono susseguiti gli interventi dell’agronoma, dirigente regionale, Valeria Zema, che ha parlato delle “prospettive per l’ovicoltura in Valle Peligna”, dell’architetto Maria Grazia Del Cimmuto la quale ha relazionato su “I lavori e gli insediamenti: cura del territorio e del paesaggio agrario”, passando poi la parola a Luciano Pollastri Agrononomo, dirigente regionale, il quale ha illustrato gli “Ulivi monumentali d’Abruzzo”, spiegando che sono tutelati dal 2008 da una legge regionale; vengono censiti e iscritti in un registro, così da avere una mappatura delle piante d’olivo, patrimonio abruzzese. Tra le censite anche una pianta singolare e importante che si trova a Sulmona, nella zona dopo il cimitero.
Infine, a sottolineare il ruolo dell’olio extravergine d’oliva nell’ambito della gastronomia di qualità è stato lo chef pluristellato del prestigioso ristorante “Villa Majella” (Guardiagrele), Giuseppe Tinari. Ha subito affermato di essere rimasto colpito dal fatto che a Sulmona ci sia una bottega che venda prodotti della terra peligna (Terra Viva) <E’ una cosa enorme la presenza in una città di un negozio in cui si possano comprare prodotti locali> ha affermato lo chef, in riferimento al fatto che questo sia sintomo di un unione di territorio. Dopo aver spiegato, con l’umiltà che rende grandi e l’accuratezza di chi conosce a fondo i valori dell cucina, che per preparare i suoi magnifici piatti utilizza prodotti di qualità figli della terra abruzzese (come le patate di Fossa, l’agnello di Castel del Monte, l’aglio rosso di Sulmona), ha spiegato che bisogna acquisire la cultura di utilizzare tutte le varietà di olio in Abruzzo per valorizzare i cibi. E promette che metterà sul tavolo del suo prestigioso ristorante l’olio della Valle Peligna. <essere uniti e non montarsi la testa sono le cose fondamentali se si vuol lavorare con serietà e capacità> ha precisato. Da questo dibattito è poi scaturita l’esigenza di realizzare una Carta dell’olio abruzzese.

Breve intervento fuori programma, quello di Alice Pietrantonij, dell’omonima casa vitivinicola di Vittorito, in qualità di componente del Consorzio Terre dei Peligni,in merito all’importanza di vino e olio locali. Al termine sono stati degustare prodotti tipici locali a cura del Consorzio Terra Viva. Il vino nel buffet è stato il vincitore della rassegna “Uve dei Peligni” che si tiene a Pratola.

Dopo Raiano (2006), seguito poi da Vittorito (2008), Pettorano sul Gizio (2009), Bugnara (2010), Introdacqua (2011), Prezza (2012), Pacentro (2013) e quest’anno da Corfinio, il prossimo appuntamento sarà a Sulmona.

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architetto Del Cimmuto

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agronoma, dirigente regionale, Valeria Zema

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chef Peppino Tinari

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