NUOVO PADIGLIONE AL CARCERE, A MARZO COMINCIANO I LAVORI
Cominceranno i primi di marzo i lavori di ampliamento dell’istituto penitenziario di Sulmona, come previsto dal piano carceri. In base al progetto, si costruirà un nuovo padiglione in grado di ospitare altri 200 detenuti. Cantieri aperti, secondo le previsioni, per 400 giorni: occorreranno un anno e tre mesi per realizzare il nuovo blocco della struttura carceraria. La polizia penitenziaria, per voce delle proprie associazioni di categoria, chiede, da tempo, la ridefinizione della pianta organica dell’istituto affinché si ristabiliscano le 328 unità previste nel Decreto Ministeriale del 2001 rispetto agli attuali 240 agenti impiegati nel penitenziario peligno di massima sicurezza. Almeno un rinforzo di 30 nuovi agenti ed assistenti nella struttura sulmonese è quanto richiede la polizia penitenziaria, per coprire l’attuale emergenza e poi altri 60 agenti attraverso l’implementazione. E ancora chiedono pagamenti regolari dello straordinario da parte del Ministero dell’economia e delle finanze evitando così accantonamenti continui di ore. Inoltre, tra le loro richieste, ci sono le ferie e tutti gli altri diritti soggettivi: riposi e recupero ore, ma anche docce all’interno delle celle detentive, automatizzazione di tutti i cancelli, apparato di videosorveglianza innovativo con sale di regia da implementare. Chiedono, come da contratto, di non effettuare lo straordinario o il recupero delle ore attraverso riposi compensativi. 10 mila ore di ferie maturate da 240 agenti sulmonesi nel 2012.
Al riguardo presenta un’interrogazione al Ministro con risposta in aula il deputato di Sel, Gianni Melilla, il quale, dopo aver esposto la situazione, spiega, inoltre, che <nel carcere di Sulmona, il più grande d’Abruzzo, che dovrebbe ospitare 306 detenuti, ve ne sono 471, cioè ben 167 detenuti in più con un livello intollerabile delle condizioni di vita e di sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario, nell’ultimo anno vi sono stati 4 tentativi di suicidio e 12 casi gravi di autolesionismo tra i detenuti, negli ultimi 10 anni ci sono stati ben 13 casi di suicidio, al punto tale che questo carcere è diventato tristemente famoso a livello nazionale e internazionale>. Il parlamentare chiede, dunque, al Ministro di sapere <se non intenda prendere iniziative per superare rapidamente questa situazione di emergenza e prevedere un incontro con le parti sociali per definire misure straordinarie di riorganizzazione della struttura carceraria e di copertura del fabbisogno di personale penitenziario>.