FURTI, A VILLALAGO SINDACO VIETA LA VENDITA PORTA A PORTA
Troppe truffe, raggiri e aggressioni soprattutto agli anziani che vivono soli in casa. A dichiarare guerra alle vendite a domicilio e all’accattonaggio molesto è il sindaco di Villalago, il quale nei giorni scorsi (20 febbraio) ha firmato un’ordinanza secondo cui i venditori potranno sì continuare a bussare alle porte dei cittadini del paese della Valle del Sagittario, ma solamente muniti di autorizzazione del Comune, che si ottiene fornendo agli uffici preposti le dovute generalità, garantendo la regolarità dell’attività di commercio che si vuol effettuare. Una decisione che gli amministratori comunali hanno preso per cercare di tamponare situazioni spiacevoli che si sono verificate in paese negli ultimi tempi, ai danni di anziani che sono stati truffati e derubati anche per pochi spiccioli da malviventi, i quali hanno bussato al loro campanello presentandosi come finti addetti dell’Enel, o delle Poste o del gas, o raggirandoli con diverse scuse. A volte anche la distribuzione dei volantini pubblicitari può diventare un pretesto utilizzato dai malviventi per ingannare anziani e intrufolarsi nelle loro abitazioni. C’è preoccupazione da parte del sindaco in merito ai casi di furti e truffe aumentati negli ultimi tempi. Molte le segnalazioni arrivate in Municipio da parte dei cittadini. Nell’ordinanza, inoltre, si legge che si invitano i cittadini a segnalare eventuali violazioni. Nessun allarmismo, ma l’ordinanza mira a controllare anche l’accattonaggio molesto, che in paese è incrementato, creando disagio tra i cittadini, soprattutto anziani, per le insistenti richieste che qualche volta si sono tramutate in furti. Non significa contrarietà da parte dell’amministrazione comunale a chi chiede l’elemosina come ha spiegato il sindaco Fernando Gatta in un’intervista a Il Tempo, ma solo un modo per tutelare le persone più deboli, esposte più facilmente ai raggiri. Per chi sgarra, o meglio, per chi svolge la vendita porta a porta senza permesso rilasciato dal Comune, sono previste sanzioni dai 2500 ai 15 mila euro, per l’accattonaggio, invece, dagli 80 ai 500 euro.