AZZERAMENTO. COME PD COMANDA

E due. Secondo cambio di giocatori a partita cominciata da otto mesi a palazzo San Francesco, caratterizzata da tre crisi politiche, una risolta la prima volta mantenendo la stessa squadra,la seconda con la resistenza, l’ultima, questa, piegando la testa per amor di patria. Come Pd comanda. Ufficializzato l’ingresso in Giunta degli assessori, entrambi del Pd, che sostituiscono i due assessori, sempre del Pd, nominati solo quindici giorni fa, Raffaele Giannantonio e Paolo Santarelli (clicca), i quali non erano graditi al Pd. Accontentati, dunque, i Consiglieri del Pd che avevano puntato i piedi uscendo dalla maggioranza a ponendo ultimatum al sindaco (anch’egli del Pd): azzeramento o dimissioni. Luigi Calabria, commercialista, ex assessore al Bilancio delle Giunte Di Masci, torna ad occuparsi della stessa delega dopo vent’anni, curando anche la politica delle entrate e del patrimonio, del personale, deleghe prima assegnate a Iudiciani poi passate a Santarelli. Ezio Dante, ingegnere, nome novello della politica, invece, si occuperà di Urbanistica, Frazioni, Innovazione tecnologica, informatizzazione, amministrazione trasparente, servizi competenza statale (anagrafe), politiche finanziamenti comunitari. Deleghe che erano state affidate all’archietto Raffaele Giannantonio, il quale aveva il compito di occuparsi anche di cultura e turismo (prima competenza della Valdo), deleghe che ora passano a Luciano Marinucci (Pd), il quale le aggiunge allo sport sport (nel secondo rimpasto aveva acquisito urbanistica, mentre era partito all’inizio con le deleghe al sociale e allo sport). Nulla cambia per l’assessore Enza Giannantonio (Sel) che mantiene le deleghe di Politiche lavoro, pari opportunità, contenzioso, istruzione e politiche sociali. Idem anche per assessore Stefano Goti (Pronti per Cambiare), al quale restano le deleghe di Lavori Pubblici, Centro Storico, Igiene Urbana, marketing territoriale, attività produttive, Politiche ambientali, della mobilità e trasporti e dei servizi ambientali. <E’ una Giunta politica perchè gli assessori sono condivisi da partiti politici e liste che mi hanno sostenuto> ha specificato il sindaco questa mattina. Tranne dal Consigliere comunale Santilli (il più votato alle elezioni) il quale premeva per l’ingresso di Gentile (da affiancare all’altro assessore della lista Pronti per Cambiare, Goti). Il primo cittadino ha spiegato che prima di prendere questa decisione aveva in questi giorni contattato anche i socialisti, tastando il terreno per l’eventuale larga intesa, trovando punti di contatto in progetti per risolvere problemi della città, ma il Psi ha ritenuto opportuno non entrare in Giunta, nonostante abbia rinunciato a firmare il ricorso per l’annullmanto delle elezioni. Chissà che non segua quell’ipotetica strada dell’infilare nel congelatore decisioni da tirare fuori nel post regionali, a scenari mutati. <Ho preso atto che ho la maggioranza> ha aggiunto il sindaco, il quale, quanto ai due assessori rispediti a casa in pochissimo tempo, afferma di aver chiesto loro di continuare a collaborare nel prosieguo del suo mandato <perchè sono esperti, sono professionisti>. Il cammino riprende.