RESPINTO RICORSO DEL MATELICA CONTRO IL SULMONA

Il Giudice Sportivo ha oggi respinto il ricorso presentato dalla società calcistica ASD Matelica riguardante il rinvio della gara, per impraticabilità del Pallozzi a causa del ghiaccio all’interno delle due aree di rigore, che vedeva i marchigiani ospiti il 23 dicembre scorso (clicca link) . Ora il Matelica avrà sette giorni di tempo per presentare ricorso di secondo grado. Ma andiamo con ordine. Cinque giorni dopo la chiusura del mercato e lo svincolo di  tutti i tesserati del Sulmona, eccetto Alfredo Meo, gli ovidiani, con una squadra imbottita di giovani locali, ospitano il Matelica in quel momento terza forza del campionato. I giorni prima della gara sono caratterizzati dal freddo pungente che colpisce il capoluogo peligno, specie nella notte che precede la gara. I lavori per rendere praticabile il terreno di gioco, ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio nelle aree di rigore, iniziano presto e vengono accelerati anche da autorità locali e tifosi. Il direttore di gara, Marchese di Cosenza, effettua un primo sopralluogo poco prima del fischio d’inizio decidendo di attendere fino alle 14:30 per un nuovo accertamento assieme ai due capitani. Al rientro in campo la situazione non è migliorata e si decidere di rinviare la gara a data da destinarsi. Il Matelica non ci sta, presenta ricorso, pretendendo i 3 punti a tavolino, ed alza i toni prima con il presidente Canil, poi con il vice Dolce che minaccia le decisioni nel caso si dovesse rigiocare la partita. L’accusa al Sulmona calcio del Matelica è quella di essere responsabile dell’impraticabilità del terreno di gioco e di non aver provveduto adeguatamente alla pulizia del manto erboso. Dal canto loro i biancorossi si difendono attribuendo la causa del mancato svolgimento della gara   ” esclusivamente alla presenza di una lastra di ghiaccio su una parte del campo di gioco”.

Il giudice sportivo respinge, dunque, il reclamo, “rilevato come sia circostanza pacifica e non contestata che il terreno di gioco si presentava sgombero dalla neve per più del 99%” come si legge nella delibera  “e che il direttore di gara lo abbia ritenuto impraticabile esclusivamente in quanto “la porzione di campo compresa tra la linea di area di rigore e la linea di porta era ricoperta da una coltre di ghiaccio più o meno spessa a seconda della zona”;  rilevato che la resistente asd Sulmona calcio afferma di essersi prontamente adoperata, sin dal mattino, impegnando i propri dirigenti (con pale, picconi e fiamma ossidrica) nel tentativo di rimuovere lo strato di ghiaccio e rendere praticabile il terreno di gioco, e che tale circostanza è confermata dall’arbitro nell’allegato al referto della gara in epigrafe, ove precisa che tali tentativi “si sono protratti anche durante i canonici 45′ di attesa” antecedenti la decisione di rinviare lo svolgimento della gara;  rilevato che le dichiarazioni poste a sostegno del proprio reclamo dalla SS Matelica calcio non risultano in alcun modo provate, inclusa l’affermazione secondo cui “è chiaro” che la lastra di ghiaccio che ha reso impossibile il regolare svolgimento della gara originava da “neve caduta almeno tre settimane prima, mai rimossa”, la quale appare, invero, poco plausibile considerato che dalla documentazione allegata risulta che le temperature minime registrate presso il territorio di Sulmona, nei giorni antecedenti allo svolgimento della gara hanno raggiunto anche i tre gradi al di sotto dello zero termico e, in particolare, nella notte compresa tra il 21 ed il 22 dicembre la temperatura minima registrata è stata di zero gradi centigradi. Rilevato che il reclamo si palesa infondato, poiché il mancato svolgimento della gara risulta riconducibile al fatto certo e non contestato della presenza di un’ampia e rilevante zona di campo ghiacciato e tale evento non è imputabile alla squadra ospitante, costituendo causa di forza maggiore”.

Valerio Di Fonso