A VINCESLAO RUCCOLO IL PRIMO “OVIDIO DI BRONZO”
Il primo Ovidio di Bronzo è stato vinto da Vinceslao Ruccolo, panificatore di San Vito Chietino, presidente della Fiesa Abruzzo. La cerimonia di consegna del premio regionale per i “maestri dell’alimentazione”, alla sua prima edizione, si è svolta ieri sera nell’aula consiliare di Sulmona alla presenza del sindaco Peppino Ranalli, del presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani, di Domenico venditti della Confesercenti dell’Aquila e del direttore Cescot Officina dei sapori, Angelo Pellegrino, ideatore dell’iniziativa tesa a valorizzare il piccolo commercio alimentare e le tante attività che hanno saputo rigenerarsi o riconvertirsi resistendo alla concorrenza spietata della grande distribuzione e a volte allo spopolamento avvenuto in molti paesi o in piccole frazioni di montagna.
Commosso ed emozionato il vincitore ha ricevuto, dalle mani del sindaco e del direttore del Cescot, una riproduzione in bronzo della Moneta di Ovidio, del diametro di cm 25, sostenuta da un basamento in pietra bianca della Maiella, lavorata dall’Impresa Stati di Sulmona. L’opera fusa, raffigirante Ovidio, lavorazione in bronzo 87, è di rilevante importanza artistica ed è stata realizzata dalla “Fonderia Caggiati” di Colorno (PR).
A scegliere tra 500 concorrenti a chi assegnare il premio è stata una giuria composta dal Direttore dell’Officina dei Sapori e dai componenti della Scuola dei Maestri del Gusto di Sulmona (Umberto Cirone, Bruno De Santis, Daniele D’Alesio, Vincenzo Manco, Delio Pitassi, Vinceslao Ruccolo, Teseo Tesei, Angelo Pellegrino).
“Una manifestazione importante questa che merita rispetto in un momento particolare di crisi” ha commentato il primo cittadino, di concerto con Pellegrino che ha sottolineato come “la finalità dell’iniziativa è quella di fornire sostegno e dare un mercato ai prodotti tipici e valorizzare i prodotti a denominazione protetta tramite la professionalità dei dettaglianti rilanciando i sistemi territoriali intesi quali contenitori naturali di vita quotidiana che deve essere salvaguardata, mantenuta e curata con il coinvolgimento degli operatori della distribuzione”
LA MOTIVAZIONE
Per aver interpretato e divulgato i valori più alti della tradizione e della tipicità abruzzese;Per aver svolto un vero e proprio ruolo di ambasciatore delle più solide tradizioni enogastronomiche;Per aver messo in luce negli anni del suo lavoro, nelle attività professionali di sua competenza e per la manifesta sensibilità a tutto ciò che va nella direzione della tutela delle tipicità abruzzesi e locali, assolvendo al particolare ruolo di valorizzare, promuovere e sostenere la tradizione alimentare regionale;Per essersi distinto, a livello nazionale, regionale e locale, nella ricerca di alimenti utili all’uso in soggetti affetti da intolleranze alimentari e per la lotta alle malattie cardiovascolari dovute ad una non corretta alimentazione, garantendo ai consumatori controlli e rispetto dell’etica a difesa della salute sostenendo con forza e determinazione i Progetti del Ministero della Salute, nello specifico il Progetto “Guadagnare Salute”, con un particolare attenzione alla riduzione del sale nel pane, e il Progetto “Cuore” tendente all’utilizzo di prodotti alimentari naturali e tecniche attente alla difesa del cittadino;Per aver messo al servizio della collettività la sua operatività, la sua sapienza e la sua capacità di interpretare le esigenze reali delle imprese e dei consumatori;Per aver ideato, definito e promosso strutture formative, istituzionali e culturali idonee all’acquisizione di competenze e capacità utili nel lavoro del settore alimentare;Per aver formulato e proposto disegni di legge e modifiche alle leggi regionali, prima fra tutte quella sulla “Panificazione in Abruzzo”;Per aver saputo leggere nella storia dell’alimentazione un importante leva intellettuale ed operativa per comprendere e assecondare i movimenti più significativi dell’evoluzione umana supportata dal concetto strategico della sana alimentazione;