NUOVO OSPEDALE, ANCORA DUE ANNI DI ATTESA

Ancora due anni circa per il nuovo ospedale di Sulmona, intanto entro fine gennaio cominceranno i lavori per le due sale operatorie nel nosocomio peligno (oltre 2 milioni di euro), quanto alle guardie mediche: chiesta dalla Asl alla Regione una deroga per Campo di Giove, per rinviare la riduzione e fare una revisione, anche se, in generale, le guardie mediche saranno sostituite dal servizio del 116 e 117, che, raccordato a livello regionale, stabilirà e valuterà interventi. E’ quanto emerso dalla consueta conferenza stampa di fine anno tenuta al terzo piano dell’ala vecchia nel presidio sulmonese dal manager Giancarlo Silveri, il quale, nel fornire spiegazioni in merito ai ritardi sull’inizio degli interventi sia per il consolidamento dell’ala nuova che per la costruzione dei moduli prefabbricati antisismici, non ha mancato di puntare il dito contro stampa e “grilli parlanti” che evidenziano criticità riguardo la struttura, come fosse cattiva promozione che allontana utenti.
Ha parlato di assuzioni complessive nel’Azienda sanitaria 1 Silveri, in riferimento a un nuovo atto aziendale, in cui sono state ridefinite le unità operative, annunciando concorsi (30 operatori sanitari, 69 collaboratori professionali categoria b, 7 dirigenti biologi, 65 medici di diversi settori).
Quanto alla struttura ospedaliera sulmonese il direttore generale ha affermato che, in sostanza, bisognerà attendere la metà del 2015 per realizzare il nuovo complesso. Per mettere in sicurezza una parte del nosocomio (4 milioni) ci vorrà circa un anno (tre mesi per la valutazione da parte della Commissione di 8 progetti presentati), con lo studio di fondo effettuato dall’Università dell’Aquila. La gara, come spiega Silveri, è stata sospesa a causa di obiezioni da parte di tecnici, secondo i quali il progetto non era idoneo. In seguito poi a valutazioni e verifiche è stata riattivata la procedura per la gra finalizzata al consolidamento della ala nuova. Quanto ai moduli prefabbricati antisismici, su uno studio dell’ateneo milanese, il bando è stato prorogato al 20 gennaio: al momento è arrivata una sola offerta, la quale se non dovesse concludersi positivamente, toccherà ricominciare da capo.
Con una delibera del 23 dicembre scorso l’ospedale di Castel di Sangro, che Silveri chiama “di frontiera” avrà il suo direttore sanitario. Una divisione necessaria, secondo il manager, che punta a rinforzare il pronto soccorso sangrino.

Intervenuto anche il sindaco di Sulmona, mentre insieme ai giornalisti, erano presenti sindacalisti di Cgil e Cisl, insieme a personale medico e dirigenziale in forza al Santissima Annunziata.

 

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