ZORAN VINCE IL SULMONACINEMA FILM FESTIVAL
Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto ha vinto il premio come miglior film della 31 edizione del Sulmonacinema Film festival. Una commedia che viene dal nordest, un attore bravo e grintoso come Battiston, un regista esordiente, una storia antica che ha “ la capacità di rinnovare un genere e la sensibilità di descrivere le connotazioni linguistiche , musicali e antropologiche delle piccole comunità”, come si legge nella motivazione ufficiale che ha accompagnato la consegna dell’ Ovidio d’argento. La serata finale e la consegna dei premi sul palco del Pacifico hanno sigillato un’edizione all’insegna del cinema di qualità, in cui alla consueta vetrina di autori, storie e linguaggi della filmografia italiana emergente, si sono aggiunte le proposte innovative, attente all’incontro di culture e alla contaminazione dei generi, una caratteristica che ha incontrato anche il favore della giuria. Lo dimostra il Premio Gabrielle Lucantonio per la miglior colonna sonora andato a Transeuropae Hotel di Luigi Cinque, regista, attore e musicista di un’opera che “ha indagato la valenza magica della musica” e “le sue connessioni con la fisica, la filosofia e la poesia”; lo conferma la Menzione speciale per l’interpretazione attribuita a Matteo Marchel, giovanissimo attore del bel film La prima neve di Andrea Segre, altra storia di confine e montagna, di incontri e integrazioni, questa volta tra le comunità che delle valli del Trentino e i migranti scampati dai viaggi della disperazione.
A questi premi si è aggiunto anche la Menzione speciale del presidente della giuria, David Riondino, che ha scelto il film Salvo di Grassadonia e Piazza quale opera espressione della “forza dei materiali originari e fondamentali dell’arte cinematografica: la luce, l’ambiente sonoro e la tensione”.
Proprio l’eclettico attore, regista e produttore Riondino è stato l’inaspettato intrattenitore della serata, il quale ha voluto regalare con amichevole disponibilità anche momenti di cabaret ironici e divertiti, che hanno accompagnato la presentazione ufficiale di Marco Maiorano, presidente della associazione Sulmonacinema. All’intervento del sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, che ha ribadito la necessità di ridare ulteriore rilievo e importanza alla manifestazione anche a partire dalla prossima edizione, ha fatto seguito la spiazzante replica del direttore artistico del festival Roberto Silvestri, che non ha nascosto dubbi sulla esiguità delle risorse a disposizione della manifestazione, e soprattutto sulle carenze dell’impianto audiovisivo della sala Pacifico che non ha valorizzato al meglio i film proposti dalla rassegna.
Infine, dopo l’annuncio della proiezione straordinaria per oggi pomeriggio alle ore 17,30 del film “Come il vento” di Marco Simon Puccioni, con Valeria Golino, già presentato nella giornata di apertura del Festival (clicca link) buio in sala e la parola è tornata alle immagini: prima con il film Venezia salva, prodotto da David Riondino e diretto da Serena Nono, poi a seguire con il neo Ovidio d’argento, Zoran il mio nipote scemo, riproposto come degno vincitore del Sulmonacinema Film festival.
Louis
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