RICEVUTI DAL PAPA I PERSONAGGI DEL PRESEPE VIVENTE DI RIVISONDOLI
Un incontro emozionante che resterà nella storia del presepe vivente di Rivisondoli. “Quest’anno il Natale è arrivato in anticipo”. E’ così che Papa Francesco ha salutato i figuranti della manifestazione, giunta alla sua 63esima edizione, nell’udienza di oggi in piazza San Pietro. Con il suo bel sorriso, il Pontefice ha chiesto a Greta Cipolla, la ragazza di 14 anni che impersona la Madonnina nell’edizione di quest’anno, quale fosse il suo stato d’animo nel vestire un ruolo così impegnativo. E lei con la naturalezza che contraddistingue i giovani della sua età ha risposto: “è la cosa più bella che mi poteva accadere”. Anche il piccolo Matthias, l’ultimo nato dell’anno a Rivisondoli, al quale la tradizione del Presepe vivente affida il ruolo di Gesù Bambino, ha avuto la sua parte di coccole dal Papa. “E’ bellissimo”, ha detto il Pontefice baciando il piccolo e segnandolo con il segno di Cristo sulla fronte. Una giornata da ricordare quella di figuranti del presepe vivente di Rivisondoli accolti come ospiti speciali nell’udienza di oggi tenuta da Papa Francesco. Con loro anche il vescovo Angelo Spina, che nell’occasione si è calato nei panni del cineoperatore per immortalare l’evento. “Una giornata storica per la nostra comunità”, ha commentato il parroco di Rivisondoli, Don Daniel, “nel segno della reliogiosità e della parola divina, alla vigilia di un evento che noi rievocheremo il 5 gennaio nella Piana di Piè Lucente”. Una giornata iniziata alle prime ore del mattino per essere presenti puntuali all’inizio della celebrazione fissata in piazza San Pietro per le 9,30. “Quando il Papa si è avvicinato ho sentito il cuore battere a mille”, rivela Francesco di Giacomo, “poi quando ho visto il suo sorriso mi sono rassicurato. Un momento unico che resterà impresso per sempre nella mia mente”. Felicissimo anche l’organizzatore dell’evento Geppy Lepore: “L’incontro con Papa Francesco ha toccato tutti noi. La sua semplicità, la sua umiltà hanno segnato un momento indelebile che resterà scolpito nella storia del presepe vivente”.
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