CRITICITA’ OSPEDALE, CGIL E CISL “BISOGNA FARE PRESTO”
Accelerare i tempi per la costruzione della nuova struttura ospedaliera. E’ la parola chiave che mette d’accordo sindacati e sindaci che incalzano e insistono al fine di stringere procedure per la costruzione dei due moduli antisismici e messa in sicurezza dell’ala nuova del nosocomio sulmonese. Pronti nelle casse comunali 100 mila euro per realizzare la strada di collegamento tra via Montesanto e la zona retrostante il presidio ospedaliero al fine di poter aprire i cantieri (consentire così l’ingresso per gli addetti ai lavori). Al via , intanto, procedure per acquisizione o esproprio dei terreni. Lo ha annunciato il sindaco di Sulmona questa mattina nella lunga conferenza stampa organizzata da Cgil e Cisl (Uil ha ritirato in extremis la presenza), i quali hanno sottolineato che torni a funzionare “emergenza – urgenza”, alla presenza anche del sindaco di Anversa e del vice di Pratola (su 19 Comuni peligni invitati), annunciando che si terrà a Sulmona la conferenza di fine anno dell’Azienda sanitaria, in cui il manager fornirà tutti i dettagliati relativi al nosocomio peligno e a quelli del territorio provinciale, reparto per reparto, così da avere chiara la situazione. Un incontro necessario, secondo i sindacati, dopo i ritardi accumulati e dati che evidenziano una criticità per il Santissima Annunziata e per la sanità del centro Abruzzo, che sembra essere sempre fanalino di coda. Cgil e Cisl hanno chiesto un Consiglio comunale straordinario allargato ai sindaci, ai sindacati e al direttore generale, e una Conferenza dei sindaci (come organismo importante rappresentante degli enti locali, che precede il Comitato ristretto dei sindaci convocato solitamente dalla Asl). Richieste accontentate dal primo cittadino sulmonese il quale è d’accordo sulla convocazione di una mega riunione pre natalizia nel capoluogo peligno tutti insieme per fare il punto sulla situazione. “Dobbiamo fare squadra, si deve riaprire il rapporto democratico e dialettico con Azienda sanitaria e Regione perchè non è possibile che altri decidano per il nostro territorio come principi sui sudditi. Dobbiamo stare con il fiato sul collo nei confronti della Asl, un pressing da fare tutti insieme perchè vogliamo risposte subito e impegni con i fatti dal manager e dalle forze politiche ” hanno affermato Cgil e Cisl, nonostante siano in antitesi: l’uno punta il dito contro direttore generale e governatore regionale perchè “nulla è stato fatto”, l’altro non attribuisce responsabilità a nessuno in quanto “finora passi sono stati fatti, ma non sufficienti”. Certo è che uniscono la voce per rivendicare un ruolo importante per l’ospedale di Sulmona, ormai punto di riferimento per un vasto territorio montano. Dati alla mano hanno evidenziato la necessità di un potenziamento data la carenza di personale: su 10 primari previsti ne sono in servizio 4, al Pronto Soccorso su 12 medici in dotazione organica ne sono in servizio 7. Nel 2012 sono stati 22.194 gli accessi al pronto soccorso. “Che fine ha fatto l’accordo di programma firmato a giugno 2012 che va rimodulato in quanto riteniamo importante che tutti i servizi Asl si concentrino in una struttura in viale Mazzini, facendo così risparmiare profumati affitti” spiega Verrocchi. In evidenza, inoltre, il risultato del report sulle attività del 2012 pubblicato qualche settimana fa dall’Agenzia Sanitaria regionale abruzzese da cui emerge, come spiega Verrocchi, che gli ospedali di Sulmona, Lanciano e Ortona sono peggiorati, a differenza di quello di Penne, incluso nel quartetto, il quale presenta un miglioramento. Nell’allegato 7 riguardante Sulmona (2012) il tasso di occupazione dei posti letto disponibili è pari al 56,1%, rispetto all’anno precedente quando era pari al 59,3% “un quadro desolante” commenta Verrocchi “il dato peggiore non solo della Asl provinciale, ma di tutta la regione”. “Chiediamo azione coesa dell’intero territorio con i sindacati per preparare proposte condivise da portare sul tavolo della Regione” gridano Cigil e Cisl, ribadendo che le organizzazioni sindacali da sole non vanno da nessuna parte. “I ritardi ingiustificati in merito alla messa in sicurezza dell’ala nuova si ripercuotono sui servizi della sanità” affermano i due sindacalisti.
Chiedono la necessità di un elisoccorso, del centro autistico a Pratola (40 famiglie sono in attesa), un centro sanitario che posssa lavorare h 24 e la medicina del territorio come prevenzione. Pasqualone ha posto in risalto la necessità di 18 posti di lungodegenza creando un reparto di Medicina geriatrica, in un territorio dove gli over 65 sono il 27% della popolazione, in maggioranza rispetto alla Marsica (23%), secondo i dati Cresa 2012 .
I sindacati hanno battuto i pugni sul tavolo anche per il laboratorio analisi che dev’essere scorporato da Avezzano, la cui Unità operativa complessa, nell’atto aziendale, comprende anche Sulmona e Castel di Sangro.
Annuncia il primo cittadino sia che è a buon punto la realizzazione di un eliporto in collaborazione con Asl, la scuola della polizia penitenzia e la protezione civile, che sorgerà nella struttura scolastica di Fonte d’Amore, sia che l’iter per il centro autistico di Pratola prenderà il via tra qualche mese, come deciso con il Comitato ristretto dei sindaci.
“Sulmona in questi cinque anni non si è mai fatta sentire sui tavoli del comitato” afferma il sindaco “abbiamo invitato i sindaci dell’Aquila e di Avezzano a venire a vedere di persona la situazione del nostro ospedale, la prossima volta infatti la riunione si svolgerà a Sulmona. Sono stati avviati ragionamenti con direttore generale, ma c’è bisogno di una spinta da parte del territorio intero. Stiamo sollecitando continuamente che bisogna accelerare al massimo i tempi” dice il primo cittadino “Abbiamo affrontato anche il problema delle guardie mediche: vogliamo che siano ripristinate quelle che c’erano”.