CANILE COMUNALE ALLAGATO

Secchi che raccolgono l’acqua che cola dai tetti, stracci ovunque, canalette rotte, documenti relativi ai cani dotati di microchip inzuppati, mura grondanti di pioggia, stanze allagate e rischio di cortocircuito. E’ lo scenario che si è presentato questa mattina nel canile municipale di Sulmona, in una giornata in cui a complicare la situazione si è aggiunta la pioggia battente. Nel momento in cui si apre la porta di una delle strutture bianche e azzurre il benvenuto è dato dai rivoli di acqua che velocemente rigano anche le mura scendendo dal  soffitto. Tocca aprire l’ombrello per visitare le altre stanze, il cui pavemento è ormai un lago. A farci strada è Gabriella Tunno, reponsabile dell’associazone Code Felici, che instancabilmente, tra mille difficoltà, gestisce il complesso  che ospita i cani. L’allagamento sembra sia dovuto alle guaine protettive, istallate sul tetto non molto tempo fa, danneggiate in seguito alla nevicata dei giorni scorsi. Non hanno tardato i tecnici comunali a fare il sopralluogo e a mandare gli operai di un’impresa al fine di spalare la neve dai tetti, sistemando dei teli provvisori. “Stiamo aspettando che al Comune trovino le risorse per  fare i tetti spioventi come quelli delle nuove strutture realizzate negli anni scorsi” afferma esasperata la Tunno, raccontando di aver dovuto tamponare la situazione rimboccandosi le maniche mettendo in salvo sia cagnolini pronti per essere operati, che il materiale negli uffici ormai bagnato. “Ci dovrebbero rispettare di più” grida la Tunno “facciamo un lavoro in mezzo al freddo, alla pioggia, un lavoro che nessuno vuol fare eppure ci tocca combattere ogni volta e alzare la voce” ripete, altrimenti il malconento non arriva fino a palazzo San Francesco. Tiene a precisare Gabriella Tunno che da ottobre dal Municipio non arrivano le risorse per comprare il cibo ai cani “Ci hanno detto che dobbiamo attendere i tempi tecnici, ma siamo a dicembre!”

 

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canalette rotte

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l’acqua cola dal soffitto

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secchioni raccolgono l’acqua

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documenti bagnati negli uffici allagati

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