LA LEOPOLDA PELIGNA
La Leopolda Peligna è approdata ieri a Sulmona. Tavoli di discussione, un coordinatore per ognuno e tanto entusiasmo nel portare avanti le idee di Matteo Renzi, nella corsa alla segreteria del Pd nazionale. Ad ospitare la convention sulmonese la sala convegni del Centro celestiniano di viale Matteotti, dalle 16 alle 20, dell’ultimo sabato di Novembre. Tutto si è svolto sulla scia della kermesse del sindaco di Firenze nell’ex stazione fiorentina, in cui vi erano cento tavoli con tanto di moderatore – provocatore nel condurre la discussione. Nei tavoli della riunione sulmonese, dall’economia alla cultura, dall’istituzione al lavoro: l’avvocato Daniele Di Bartolo scelto per il tema della Giustizia, Raffaele Giannantonio per il territorio, Antonio Iannamorelli per l’Istituzione, Alessandro Bencivenga per la Cultura, Lucio Cafarelli per il Lavoro. Ad aprire l’ “assemblea di accoglienza”, che ha registrato una buona partecipazione, alla quale si sono alternati i diversi coordinatori dei Comitati renziani della valle Peligna, è stato il sindaco, seguito poi dal neocoordinatore del Comitato “Con Matteo Renzi”, il consigliere comunale Alessandro Pantaleo (del gruppo “Certo che partecipo”) il quale ha lanciato l’appello pro Renzi. Lo scopo dell’iniziativa, nata su idea di Giuseppe Di Pangrazio di celebrare tre “Leopolde” in provincia dell’Aquila (Avezzano, Sulmona e L’Aquila), è quello di far tornare i cittadini ad affezionarsi alla politica, discutendo di tematiche specifiche. Si è partiti dalla mozione Renzi per arrivare a un’elaborazine scritta “che farà da raccordo per noi consiglieri”, ha spiegato Maria Ciampaglione, consigliere comunale, al terzo posto nella lista di Renzi che consente l’elezione nell’ assemblea nazionale per le primarie dell’8 dicembre, dietro a Di Pangrazio e Pezzopane, rispettivamente secondo e primo. “Per me è motivo di orgoglio il terzo posto in una lista nazionale” spiega la Ciampaglione “ho trent’anni e accompagnare Renzi all’8 dicembre dopo solo un anno che faccio politica lo considero un vanto”