TEATRO COMUNALE PRATOLA: “L’ILLUSIONISTA”, MONOLOGO MAGICO

La stagione teatrale al comunale  di Pratola Peligna, promossa dal Comune e dal Florian Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara, in collaborazione con Atam,  con la direzione artistica di Giulia Basel, prosegue sabato 30 novembre alle ore 21 con un raffinato spettacolo firmato da un artista colto e poliedrico, Gian Marco Montesano:  “L’Illusionista” monologo magico, una produzione Florian TSI / Teatro Comunale di Pratola Peligna con Oscar Strizzi, debutterà in prima nazionale sul palcoscenico di Pratola e vedrà la luce a seguito di una residenza teatrale della compagnia nel Teatro Comunale.

Si tratta di un monologo di apparizioni, sparizioni, riapparizioni impossibili; la “magia” di Oscar Strizzi, l’Illusionista, trasforma le cose più comuni in momenti di stupore. La scena diventa il luogo dell’ Illusione. Ma cos’ è l’ Illusione? E l’Illusionista chi è per poter credere all’Illusione? In questo monologo, l’attore stesso vive l’ illusione del Teatro tentando di far riapparire il più fragile e impossibile degli incantesimi : l’Amore. “Come dire Illusione e Teatro? A questo proposito, forse la cosa più chiara è questo titolo dell’enigmatico Fernando Pessoa, uno dei più grandi poeti e scrittori portoghesi, che possiamo riferire tanto all’ Illusione quanto al Teatro: “Un  baule pieno di gente “. In definitiva, l’ Illusionista altro non è che un baule pieno di gente, pieno di mondi e di sorprese istantanee, viventi, eppure inesistenti. Come il Teatro…Fernando Pessoa, cioè l’ Enigma letterario trionfante, il simulatore sostanzialmente suicidario del proprio nome e cognome, sparito dentro diverse identità, denominazioni , pensieri , emozioni e sensazioni è l’ Illusionista per eccellenza. Pessoa è l’Illusione pratica di un Teatro dove i poli opposti di inizio e fine ( anche questo Spettacolo inizia a… Spettacolo finito ) di tradizione e post-moderno, di altrove e di possibile, finalmente coincidono.  ” C’è sufficiente metafisica nel non pensare a niente” dice Alberto Caeiro (una delle identità eteronime di Fernando Pessoa)  così c’è sufficiente metafisica nel coniglio che l’ Illusionista tira fuori dal fatidico cilindro. Come diciamo noi”. (dalle note di regia di Gian marco Montesano)

 Costo dei biglietti: intero  10 euro ; ridotto 8 euro; professionale 6 euro (per artisti e per gli allievi delle scuole di teatro)