AFFASCINANTE E SORPRENDENTE IL CONCERTO DI DANILO REA AL PACIFICO
di Lucrezia Daniele L’appuntamento di ieri era tra quelli imperdibili. Al Teatro Cinema Teatro Pacifico, per la 61° Stagione Concertistica della Camerata Musicale Sulmonese, dopo i successi degli eventi precedenti, ad esibirsi sul palco, con un concerto intitolato “Lirico”, è stato il pianista e compositore Danilo Rea, considerato da tempo uno dei musicisti italiani più rappresentativi della cultura musicale del nostro tempo. L’eccezionalità dell’evento non era dovuta solo alla presenza di questo straordinario interprete, ma anche alla singolarità del programma proposto, tratto dalle sue ultime esperienze discografiche e non solo. Lirico è un sentiero fantastico che fa incontrare celebri melodie operistiche con la musica jazz, unite insieme con profonda sensibilità e conoscenza degli autori: è un’ esplorazione armonica, un incontro intimo e personale dove però tutti possono riconoscersi e perdersi nelle vivaci, sognanti e talvolta notturne atmosfere. Il concerto del talentuoso pianista è stato una sorpresa, una scoperta continua per gli attenti spettatori che, privati della conoscenza del repertorio proposto dall’artista, si sono fatti guidare nella rivelazione dei brani originali, proposti in una luce nuova e, allo stesso tempo, hanno ricordato e vagheggiato tra le variazioni da lui improvvisate e abilmente sfumate.
Danilo Rea si è confrontato e si confronta in una pratica sempre più in disuso: l’improvvisazione. Senza spartiti sul suo nero pianoforte, la tecnica d’improvvisazione di Rea era raffinata, perfezionata da anni di vita musicale: giocava sui ritmi e le melodie, dialogava tra i diversi brani, passava il tema da un registro all’altro, procurando espansioni emotive che si ritrovavano nella natura impareggiabile della melodia originale.
Il pianista, la cui lunga carriera è iniziata nel 1975 dopo aver conseguito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, non ha mai suonato in pubblico il repertorio classico poiché, sin dall’inizio, è stato conquistato dall’ estemporaneità e ha preferito e scelto il jazz. Solo da alcuni anni ha scoperto nell’improvvisazione sulle melodie dei grandi compositori classici una strada per contenere i due aspetti della sua personalità e storia artistica e musicale.
In un Cinema Teatro non gremitissimo come avrebbe dovuto essere, ma davanti ad una platea attenta e incantata, il musicista ha proposto improvvisazioni su arie e brani come l’”Intermezzo” della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, “Nessun dorma” dalla Turandot e “E lucean le stelle” dalla Tosca di Giacomo Puccini, per poi passare all’”Ouverture” del Il Barbiere di Siviglia e a quella della Gazza Ladra di Gioacchino Rossini, fino al “Va pensiero sull’ali dorate” Nabucco e “Libiam nei lieti calici” da La traviata di Giuseppe Verdi.
Durante i tre bis vivamente acclamati da un pubblico entusiasta, Danilo Rea ha eseguito brani da West Side Story di Leonard Bernstein, Besame Mucho della messicana Consuelo Velásquez, Over the Rainbow (di Harold Arlen e e.Y. Harburg) dal film Il mago di Oz e un omaggio a Fabrizio De Andrè con la sua “Don Raffaè”. Per finire, brani della musica tradizionale napoletana quali “’O surdato ‘nnamurato” (di Aniello Califano e Enrico Cannio) e “Core ‘ngrato” (di Alessandro Sisca e Salvatore Cardillo).
L’ascolto dal vivo del concerto di Rea è un’esperienza indimenticabile. Nel suo talento è riunito un intero mondo musicale, che si rivela con semplicità e purezza, con gioco e dolcezza, fino a quando non assale con tutta la sua indiscutibile potenza ed estro lo spettatore, riconoscendogli la sorpresa ed il piacere di ritrovarsi in quelle note inattese che appartengono alla memoria di tutti. Pertanto, Gioacchino Rossini ha incontrato Consuelo Velásquez senza che l’impresa sia risultata ambiziosa o un espediente per creare facile spettacolo. Questo è il talento incomparabile di Danilo Rea: riuscire a riproporre atmosfere liriche famose e brani intramontabili senza mai lasciarsi andare in inutili e pedanti citazioni.
Prossimo appuntamento
Domenica 1 Dicembre 2013 ore 17:30 presso il Teatro Cinema Pacifico verrà proposto un altro appuntamento imperdibile, un concerto realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del CIDIM con il sostegno della Fondazione Cariplo. Sul palco si esibirà ORCHESTRA LA VERDI BAROCCA, Direttore Ruben Jais, con musiche Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Arcangelo Corelli.