VIOLENZA DONNE, AL CAPOLINEA IL TOUR NEL TERRITORIO DEL CAMPER DELLA POLIZIA
Sta per terminare il tour nel territorio della provincia aquilana del camper antiviolenza della Polizia di Stato dell’Aquila, cominciato lo scorso 30 settembre, approdato anche a Sulmona e Pratola Peligna (clicca link) . Trentatre’ denunce all’autorita’ giudiziaria nei confronti di persone accusate di reati riconducibili a violenza domestica o comunque in danno di donne: stalking, maltrattamenti, lesioni, percosse, violenza sessuale. Nei casi piu’ gravi, sono state eseguite 7 misure cautelari di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (ai sensi dell’art.282-ter c.p.p.) emesse dalla magistratura. Sono alcuni dei dati conseguiti dall’attivita’ svolta sul territorio aquilano dalla ‘squadra’ del camper antiviolenza Determinante l’impulso del questore Vittorio Rizzi per la realizzazione del progetto. L’iniziativa, svolta in collaborazione col Centro Antiviolenza per le donne “Melusine” e con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune, terminera‘ lunedi’ 25 novembre – che l’Onu ha proclamato come “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – con la proiezione di un film sulla violenza di genere dedicata ai ragazzi delle scuole superiori presso l’Auditorium Del Parco. Nei due mesi di viaggio, il camper ha raggiunto tutti i Progetti C.A.S.E. ed ha toccato i principali comuni della provincia, contattando una media di 100-150 donne al giorno nelle sue oltre 30 tappe. A bordo, oltre ad un funzionario e a personale di polizia, anche il medico della questura, uno psicologo, un rappresentante del Centro Antiviolenza: un equipaggio integrato per offrire alla donna il massimo della accoglienza attraverso le molte professionalita’ che un tema tanto complesso richiede. La campagna si e’ svolta effettuando una capillare attivita’ di informazione sul tema della violenza di genere, con la distribuzione di volantini informativi “porta a porta” nei Progetti C.A.S.E. e nei negozi; all’interno del camper poi, attrezzato come aula didattica multimediale itinerante, sono stati proiettati dei video che hanno aiutato ad affrontare questo delicato argomento.
L’obiettivo principale del progetto, che era quello di far emergere il sommerso del fenomeno – commenta la questura – puo’ dirsi pienamente raggiunto: il modulo della polizia che va verso il cittadino per portare informazione ed eventuale sostegno ha dato la possibilita’ a molte donne, che diversamente non l’avrebbero fatto, di aprirsi e raccontare le proprie storie. Passate o ancora presenti: in quest’ultimo caso il camper e’ stato utilizzato come ufficio mobile di polizia per ricevere denunce e querele, o anche per indirizzare verso il centro antiviolenza ed i servizi che puo’ offrire, dall’ascolto alla consulenza psicologica e legale. Questa prossimita’ e la risonanza che la campagna ha avuto in tutto il territorio provinciale hanno permesso di mettere anche a frutto i poteri che sono stati conferiti al questore dalla nuova legge sulla violenza domestica entrata in vigore lo scorso 15 ottobre (n.119): sono stati infatti notificati 16 “Ammonimenti”, con lo scopo di diffidare il responsabile dei reati dal continuare a perpetrare il suo comportamento violento o persecutorio.