FRATELLI D’ITALIA CHIEDE STOP BOTTI DI CAPODANNO
No ai botti di capodanno. Sull’esempio di altri comuni abruzzesi, come L’Aquila, Teramo, Montesilvano, Roseto che lo scorso anno emanarono ordinanze con cui disponevano il divieto di accendere fuochi d’artificio e l’inibizione dell’uso di materiale esplodente in aree e/o su aree pubbliche, nei tre giorni a cavallo di San Silvestro e Capodanno, così il gruppo sulmonese Fratelli d’Italia si appresta a inviare una richiesta scritta al sindaco di Sulmona, affinchè adotti un simile provvedimento che preveda anche sanzioni per chi sgarra. Centinaia i feriti ogni anno a causa di botti e fuochi, un vero bollettino da guerra che si registra soprattutto la notte del 31 dicembre, colpendo nello specifico ragazzini di età compresa fra gli 11 e i 14 anni. Secondo i dati della Polizia di Stato elaborati da Legambiente lo scorso anno i numeri superavano i 2400 feriti nell’ultimo triennio. “Riteniamo sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che i botti di capodanno, che si concentrano soprattutto nel periodo natalizio, creino seri danni. Con l’ordinanza si potrebbe salvaguardare l’incolumità di molte persone e anche degli animali” spiega Marco Picini coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ricordando, infatti, che il problema tocca da vicino anche cani e gatti, per i quali i festeggiamenti con i botti si trasformano in un vero incubo. Si spaventano, scappano e spesso muoiono. Ogni anno lancia l’appello e una sorta di vademecum, per i padroni, su comportamenti da assumere per aiutare i cagnolini, la responsabile dell’associazione Code Felici, Gabriella Tunno, che gestisce il canile comunale sulmonese, la quale da sempre chiede con forza che la situazione si risolva, in quanto anche per lei la notte di capodanno si trasforma in un calvario dovendo soccorrere i suoi ospiti a quattro zampe.