TRANSIBERIANA, MELILLA PRESENTA INTERROGAZIONE AL MINISTRO
“La scelta minacciata da Rete Ferroviaria Italiana di sopprimere l’infrastruttura ferroviaria è gravissima e deve essere rimessa in discussione nel quadro di un rilancio nazionale del sistema ferroviario nazionale e in particolare delle zone montane e a più alta vocazione turistica”. E’ quanto sostiene Gianni Melilla, deputato Sel, il quale presenta, all’indomani del summit a Rivisondoli (clicca videoservizio), un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture al fine di sapere l’esistenza dell’intenzione urgente di mettere in atto un’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti di Rfi spa per rivedere la sua scelta e rilanciare la relazione Sulmona – Carpinone. “Recentemente a Rivisindoli” scrive Melilla “vi è stata una grande assemblea popolare a cui hanno partecipato decine di amministratori abruzzesi e molisani e tanti operatori economici e turistici che hanno posto con forza il problema del rilancio del collegamento ferroviario Sulmona Carpinone nel quadro di concreti progetti di valorizzazione turistica dell’area interessata”. Ricorda l’onorevole che “Trenitalia ha cancellato alcuni anni fa la relazione secolare tra Pescara e Napoli, che collegava via Sulmona le regioni Abruzzo, Molise e Campania; di quella relazione ferroviaria era rimasto il pezzo Sulmona Carpionone, chiamata la Transiberiana d’Italia, che collegava Abruzzo e Molise, ma nell’ottobre 2012 è stato sospeso con gravi ripercussioni sul turismo e sull’economia delle zone montane oltre che sulla qualità della vita delle popolazioni coinvolte”. “Questa relazione ferroviaria fu inaugurata nel 1892 e dopo più di un secolo di vita ora si vorrebbe sopprimerla del tutto privando l’Appennino abruzzese e molisano di ogni collegamento ferroviario; tale relazione peraltro attraversa un territorio bellissimo, che ospita il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Nazionale d’Abruzzo Molise e Lazio, la Riserva Regionale Monte Genzana, il più grande bacino sciistico dell’Appennino (altopiano delle 5 miglia di Roccaraso Rivisindoli Pescocostanzo) e collega decine di piccoli paesi montani, che soprattutto d’inverno, con la neve, hanno seri problemi di mobilità”.