INCHIESTA, GIAMMARCO SARA’ INTERROGATA LUNEDI
Alle domande del Gip dovrà rispondere lunedi mattina nel Tribunale a Pescara Rosa Giammarco, direttrice dell’Agenzia per la promozione culturale di Sulmona e Castel di Sangro, coinvolta nelle indagini dell’operazione “Vate” (clicca link). Stesso giorno in cui saranno interrogati l’assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, arrestato martedì scorso, alle prime luci dell’alba, dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, Lucia Zingariello, segretaria dell’assessore, come lui agli arresti domiciliari, ed Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione “Abruzzo Antico”, il quale, raggiunto dall’obbligo di dimora proprio come la Giammarco, la quale ad oggi si trova a Pettorano sul Gizio. Martedi mattina la responsabile dell’Apc si era presentata al lavoro nella struttura di piazza Venezuela, mentre erano in corso le operazioni di perquisizione negli uffici della direzione al primo piano da parte dei Forestali, intrattenendosi anche con la stampa. Secondo il provvedimento del Gip, la Giammarco non può allontanarsi da casa dalle 21 alle 7 né dal paese di residenza, e da ieri non si è recata in ufficio in quanto ha preso qualche giorno di ferie. Nell’Agenzia per la promozione culturale la routine quotidiana scorre tranquilla, le attività culturali proseguono nell’auditorium “Capograssi”, tra convegni e presentazioni di libri, come continuavano martedi mattina; al piano terra i ragazzi habituè della biblioteca proseguivano nei loro studi. Quasi in punta di piedi. Era ed è ancora il silenzio a farla da padrone, ma non di quelli rispettosi di luoghi di cultura e lettura. Volti seriosi, sguardi tra l’incredulo e il fiducioso. Gli impiegati non lo dicono, preferiscono non commentare, ma basta osservarli per leggere nei loro occhi un senso di turbamento.
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata da Andrea Mascitti, musicista imprenditore il quale ha raccontato le continue richieste di denaro che gli sarebbero state fatte da De Fanis in cambio dell’erogazione di fondi per allestire la manifestazione e un evento da tenere a Torino nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di d’Annunzio. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Pescara, Federico De Siervo, e dal Pm Giuseppe Bellelli.