METANODOTTO, MELILLA PRESENTA INTERROGAZIONE AI MINISTRI

In merito alla questione del metanodotto e della centrale di compressione gas che la Snam vorrebbe costruire  a Sulmona, un’interpellanza ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico è stata presentata da Gianni Melilla, deputato Sel. Il fine è quello di ” revocare i  decreti ministeriali relativi al metanodotto Rete Adriatica e alla costruzione della Centrale di compressione e spinta della Snam a Sulmona stante la palese violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali che impongono la valutazione complessiva degli interventi proposti, revocare l’impugnativa da parte del Governo della legge della Regione Abruzzo n 14 del 7 giugno 2013 per l’assoluta irragionevolezza di questa scelta avendo la Regione Abruzzo recepito una prescrizione della commissione nazionale VIA in merito alla necessità di studi sismici di dettaglio, in una zona ad alto rischio sismico come è Sulmona nel quadro della catena montuosa degli Appennini Abruzzesi; fermare ogni procedura autorizzativa in atto e disporre, come peraltro deciso dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati con una risoluzione approvata alla unanimità nel 2011, la modifica del tracciato escludendo la dorsale appennica”.

Nell’interrogazione Melilla spiega la situazione ripercorrendo le tappe: “a Sulmona la SNAM prevede la costruzione di una centrale di  compressione e spinta su una superficie di circa 12 ettari, con 3 turbo compressori alimentati a gas di 11 megawatt termici, un camino alto 14 metri e tre caldaie con camini alti 6,5 metri. Il metanodotto e la Centrale si collocano in un’area ad alto rischio sismico nei pressi della faglia attiva del Monte Morrone. Il sito è incompatibile con il PRG di Sulmona che prevede una zona a verde agricolo escludendo ogni impianto industriale.
Inoltre la Centrale sarebbe in un contesto ambientale di grande pregio naturalistico, praticamente la porta d’accesso al Parco Nazionale della Majella-Morrone, su cui poggiano tanti progetti di sviluppo turistico in una zona tra le più depresse dal punto di vista occupazionale d’Abruzzo.
Gli Enti Locali e la Regione Abruzzo hanno manifestato netta contrarietà a questo progetto, in piena sintonia con un grande movimento sociale e dei cittadini, di cui oggi ho incontrato a Roma , presso la Camera dei Deputati, alcuni rappresentanti..
Di qui la mia iniziativa parlamentare a supporto  della mobilitazione degli Enti Locali e della popolazione”.