TRANSIBERIANA D’ITALIA, PRONTA MANIFESTAZIONE. D’AMICO “UNIAMO LE FORZE”

Pronti alla mobilitazione per non far morire la Sulmona Carpinona desinata alla chiusura definitiva.  Le associazioni Transita-Borghi d’eccellenza lanciano l’appello a sindaci e istituzioni per salvare la Transiberiana d’Italia.  Alla manifestazione che si svolgerà a Rivisondoli  il 9 novembre (Ore 16), a cui sono stati invitati i Comuni coinvolti nella questione ferroviaria, ha espresso la propria adesione anche il vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Giovanni   D’Amico. 

Dopo l’improvvisa interruzione alla circolazione dei treni sulla linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, le asssociazioni, che in un anno e mezzo avevano organizzato treni turistici riscuotendo successo con 8 mila visitatori, tornano sul piede di guerra, invitando tutte le amministrazioni comunali del territorio a prendere provvedimenti, con una  presa di posizione chiara, espressa attraverso apposite deliberazioni consiliari, a testimonianza del proprio orientamento. Se intravedono nella ferrovia una concreta possibilità di rilancio sociale, economico e turistico dell’intera area da Sulmona ad Isernia.

Ho espresso agli organizzatori  la mia adesione convinta  e determinata alla giornata di mobilitazione   e la mia partecipazione  ad ogni conseguente iniziativa  che si dovesse decidere di assumere– dichiara  D’Amico –  non potendo essere  presente per la concomitante iniziativa del Comitato mobilità della Valle Roveto.   Mi impegno  a promuovere ed a lavorare in tal senso, affinchè i due Comitati  si incontrino  per la comune battaglia  per la ripresa delle due tratte ferroviarie locali, la Sulmona -Carpinone e la Avezzano- Roccasecca , per il  grande valore  e le potenzialità che esse che rappresentano.

Ritengo molto importante  –  sottolinea in conclusione D’Amico-  che i due territori , le cui ricchezze sono sottovalutate da una politica regionale che tende  colpevolmente a dimenticare l’Abruzzo interno si incontrino e si confrontino su strategie  comuni di sviluppo.  Facciamo   squadra, – conclude D’Amico, –  uniamo le forze , le  idee e le competenze  per il rilancio delle zone interne e la loro economia attraverso  servizi adeguati e moderni.