DI BENEDETTO “IMPOSSIBILE ISCRIVERSI AL PD DI SULMONA”

<C’è  sempre una scusa pur di non tesserare quanti vorrebbero rinnovare l’iscrizione al PD. Prima la responsabilità veniva data alla inagibilità della sede; oggi al fatto che l’ufficio adesione è stato aperto per ben un mese, quello passato, e poi, in ultimo, la possibilità di rinnovare la tessera nel giorno del congresso.  La cui data però, al momento, non è data sapere. Ma è solo una coincidenza  il fatto che a non potersi tesserare siano soprattutto quanti hanno criticato la gestione privatistica ed esclusiva del partito? Noi crediamo di no e per questo, ancora una volta, ci vediamo costretti a denunciare quanto accade nel Partito democratico di Sulmona>. Mimmo Di Benedetto, consigliere comunale di Sulmona Democratica, si fa portavoce di quanti hanno lamentato l’impossibilità di rinnovare la tessera perché la sede di corso Ovidio è sempre chiusa e non ci sono indicazioni circa quando e chi  trovare per aderire al partito. <E’ inaccettabile che il segretario cittadino non si renda disponibile o non deleghi qualcuno. Eppure, il tempo per rinnovare le tessere agli amici lo hanno trovato. La carica dei trecento, l’ha definita qualcuno. Ed è a questi trecento, soprattutto a quei Consiglieri comunali di maggioranza che in campagna elettorale si sono guardati bene dall’indossare la casacca del PD cavalcando lo slogan “lontano dai partiti” , sindaco Ranalli compreso e che oggi si ritrovano dentro al Partito Democratico, perché tesserati di nuovo, che chiedo dove e chi li ha tesserati. Non vogliamo credere alle voci che girano e che vogliono i pretoriani muoversi, tessere in tasca, casa per casa in cerca di adesioni. Ma la situazione è diventata così bizzarra e singolare che anche questo, in spregio dello statuto, potrebbe essere veritiero.  Dunque, nulla è cambiato, anzi è peggiorato,  rispetto alla situazione che da qualche tempo a questa parte Sulmona Democratica ha lamentato: la tecnica è quella di provare ad annullare le voci critiche all’interno del partito e preoccupa che ciò avvenga all’interno di quello che dovrebbe essere il partito della democrazia e della partecipazione>.