SULMONA CALCIO, ANTICIPI E PREZZI ALTI NON PIACCIONO AI TIFOSI
di Valerio Di Fonso
“Ogni maledetta domenica”. Il titolo del famosissimo film di fine anni novanta di Oliver Stone è da tempo un dogma del mondo calcistico. Gruppi ultras e tifosi di tutto il mondo, specialmente dello stivale, associano l’ultimo dì della settimana al giorno dedicato al campionato di calcio. Non che la figura del tifoso italiano debba essere equiparata allo stereotipo fantozziano di Paolo Villaggio, il quale nel corso delle partite addirittura faceva staccare il telefono. Certamente i cellulari dei sulmonesi alcune domeniche saranno senza modalità silenziosa a causa della volontà, che ha fatto imbufalire non poco gli abbonati, di far giocare la maggior parte delle partite casalinghe di sabato, sconvolgendo così i pomeriggi degli appassionati calcistici. Non bastassero le ventiquattrore d’anticipo nelle gare interne ci si aggiunge anche il prezzo salatissimo del biglietto che, senza prevendita, viene a costare 15 euro. Prezzo alto, elevato e, cosa ancora più eccezionale, obbligato vista l’assenza di un settore “popolare, tanto invocato dagli ultras e altrettanto promesso dalla dirigenza, di cui ad oggi non sono state gettate neanche le fondamenta burocratiche. Tra l’indignazione generale per l’improvvisa impennata dei prezzi dei tagliandi e, la paura comune che aleggia sopra la città del rischio di un Sulmona-Ancona all’Angelini di Chieti per rischi di ordine pubblico, il clima in Piazza XX è di quelli caldissimi.
Il pensiero dei sostenitori è molto omogeneo “di certo i prezzi fanno allontanare le persone dallo stadio.”, sulla stessa linea i tifosi più giovani “un ragazzo, un disoccupato, un anziano che vuole godersi una domenica all’aria aperta gustando la partita della squadra della sua città non può sborsare un patrimonio.” C’è anche chi la pensa diversamente: “trattiamo come ci trattano in trasferta. La tribuna a Fermo costava la bellezza di 25 euro” e chi non si sbilancia: “E’ giusto il prezzo di 15 euro ma deve esserci un settore differenziato, popolare, soprattutto in un momento di crisi come quello di adesso. Serve un settore che possa permettere anche a chi vuole solo vedere una bella partita di poter andare allo stadio con un prezzo adeguato.” Più duri sono i commenti dei residenti dei paesi limitrofi “Hanno voluto spostare le gare di sabato per invogliare gli appassionati di Pratola, Pacentro e il circondario a seguire una squadra di Serie D e permettere allo stesso tempo di non incrociarsi con le gare interne delle peligne. Ma con l’aumento del biglietto hanno ottenuto l’effetto contrario” . Gli ultras, intanto, aspettano ancora la costruzione della curva fantasma che aveva pure un nome, come rivelato il giorno della presentazione della squadra: “Curva Bresciani”. Da quel momento sono passati quasi due mesi ma il progetto è ancora in cantiere. Non si placa intanto l’ira di chi ha sottoscritto gli abbonamenti “Non era specificato che le partite si giocassero di sabato” Ad attenuare le proteste dei tifosi e la trattativa ancora in corso per la cessione alla Roto Web per ora ci pensano il campo, i risultati e una classifica che dice che il Sulmona è a sedici punti, a meno quattro dalla capolista Ancona, pronta a mettere lo sgambetto tra diciotto giorni, magari in una “Maledetta domenica”.