STAFF DEL SINDACO, LE SEI DOMANDE DI SBIC

“A cinque mesi dalla vittoria elettorale, sembra che il minacciato “Staff” del sindaco stia per concretizzarsi”. Comincia così una nota a firma del movimento civico Sbic che chiede spiegazioni al primo cittadino ponendo sei domande, anche se nell’ultimo Consiglio comunale il sindaco aveva annunciato che sarebbe stata imminente una distribuzione di deleghe.  “In questo disegno dell’amministrazione municipale, deleghe importanti, come ad esempio Cultura, Urbanistica, Commercio” sostengono i componenti di Sulmona Bene In Comune (il cui capogruppo consiliare è Alessandro Lucci) ” non avranno un assessore a tempo pieno, ma dovrebbero rientrare nelle competenze dello staff”. Sei quesiti vengono posti, per sapere  “Con quali criteri vengono selezionati i componenti dello staff”, se “c’è una scadenza per la presentazione di curricula da parte di eventuali aspiranti a farne parte”. E ancora ” premesso che la vigente norma prevede un numero massimo di cinque assessori, con relative indennità, c’è un costo aggiuntivo dello staff che grava sul bilancio e in che misura?”, “Che poteri ha questo staff? Può prendere e dare seguito a decisioni autonome e sino a che punto?” “Non si pensa che uno staff, che si riunisce col Sindaco nelle stanze del palazzo, venga a rappresentare  un ostacolo alla partecipazione democratica dei cittadini?” Nel caso di irrevocabilità della scelta della istituzione dello staff, non sarebbe più utile assegnare a cinque assessori le deleghe importanti e lasciare allo staff quelle “ancillari”?”. Spiega, a margine, Sbic che “uno dei motivi alla base dell’esistenza stessa di Sbic è la partecipazione organizzata del numero più ampio di quei cittadini, che non si accontentano di essere semplici spettatori,  alle scelte amministrative. Dal bilancio all’urbanistica, dai servizi al progetto culturale, dalle politiche giovanili alla viabilità, dai lavori pubblici alla solidarietà. E su questo, anche per rispettare gli impegni presi in campagna elettorale, la nostra azione politica sarà attenta e insistente. Affronteremo, in modo inclusivo, i temi caldi delle politiche di sviluppo economico, anche proponendo strumenti di incentivazione e di riequilibrio, non trascureremo  i problemi della Cultura, che unanimemente viene riconosciuta fondamentale per il rilancio anche turistico di Sulmona. Saremo impegnati su alcune scelte, o non scelte, come quelle del nuovo stadio, dell’opera di regime di via Gorizia, dell’ennesimo riavvio del PRG, o sulle problematiche abitative post sisma, anche alla luce del recente pronunciamento della Magistratura Amministrativa. Elementi, insieme a tanti altri, basilari per progettare il futuro della nostra Città, a portare avanti un disegno complessivo per un’altra Sulmona.”.