E’ MORTA L’ORSA INVESTITA DA UN’AUTO
AGGIORNAMENTO Non ce l’ha fatta l’orsa investita ieri sera da un automobilista lungo la strada che collega Villalago ad Anversa degli Abruzzi. Lo rende noto la Forestale in un comunicato stampa. L’animale, di circa 4 -5 anni, accidentalmente travolto da un’auto il cui conducente ha dato subito l’allarme, come spiega la nota, è stato trasportato dai Forestali dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro insieme al veterinario del Parco Nazionale d’ Abruzzo alla Clinica Veterinaria di Teramo, dove è stato sottoposto con urgenza ad un’operazione chirurgica. L’esemplare presentava una brutta frattura scomposta delle zampe posteriori senza lesioni alla colonna vertebrale, ma le condizioni particolarmente critiche non gli hanno consentito di sopravvivere.
Purtroppo l’ottimismo del primo momento, circa l’auspicato recupero dell’animale, e’ andato deluso. Infatti, nel corso dell’intervento eseguito alla presenza dei veterinari e degli esperti del Parco, sono insorte complicazioni che hanno determinato la morte dell’orsa. Mentre si stava procedendo all’operazione per la riduzione delle fratture degli arti posteriori, e’ subentrato un arresto cardiocircolatorio che ha determinato la morte del plantigrado. “Purtroppo – commenta in una nota il Parco nazionale d’Abruzzo – nonostante la disponibilita’ e il grande impegno del professor Patrizio Luso, della sua Facolta’ e del personale dell’ente – non si e’ riusciti a salvare la vita dell’orsa. Si tratta di una bruttissima notizia che lascia in tutti una profonda tristezza e che pone, per l’ennesima volta, all’attenzione delle istituzioni, come grande emergenza, la conservazione dell’orso bruno marsicano”.
Sull’incidente stanno indagando gli agenti della forestale di Villetta Barrea. Ad occuparsi del trasferimento dell’animale erano stati gli agenti della forestale di Castel di Sangro e di Pescasseroli.
In Abruzzo muore un altro orso. Un triste fatto avvenuto appena fuori dalla Riserva e Oasi Wwf delle Gole del Sagittario, “su un rettilineo dove in questi anni si sono susseguite segnalazioni anche di più orsi”, come denuncia il Wwf divulgando un verbale del 2010 dove si lanciava l’allarme. Ma da allora “praticamente nessun intervento”. “Non vorremmo che, a parte il danno per il patrimonio faunistico, mentre copriamo di reti paramassi milionarie, la prossima volta ci scappi il morto per un più semplice (e prevedibile) incidente con un animale- sottolinea l’Associazione del Panda- il rischio zero non esiste, ma bisogna tendere a questo obiettivo utilizzando, sia per il rischio incidenti per la fauna che per il rischio di caduta massi, le ormai poche risorse a disposizione in maniera efficace ed efficiente”. Per il rischio di caduta “servirebbe una pianificazione attenta con metodi scientifici stranoti e usati da anni in Nord Italia da tutti gli enti pubblici, che questa Riserva, da anni, richiede per iscritto, ma inutilmente- aggiunge il Wwf- per quanto riguarda la prevenzione del rischio di incidente stradale con la fauna selvatica, a mero titolo di esempio, proprio nel tratto interessato, esiste un sottopasso verso cui indirizzare la fauna invitandola con semplici recinzioni, del costo di poche migliaia di euro».
Inoltre, “l’auto coinvolta nell’incidente con l’orso ha riportato danni importanti. Ricordiamo che alcuni anni fa nella Marsica un motociclista morì per un impatto con un lupo- conclude il Wwf- crediamo che sia legittimo chiedersi se esiste un approccio razionale o meno, con un’analisi dei costi-benefici e un’attenta pianificazione, al problema della sicurezza della circolazione e della gestione della fauna selvatica”