“RIPENSIAMO IL TERRITORIO”, OLTRE TRENTA LE ADESIONI
Altre adesioni al manifesto/appello firmato dal movimento “Ripensiamo il territorio” riguardante la centralità geo-politica dell’Abruzzo nel territorio su cui domina la Maiella, sulla scia della riflessione dello storico Raffaele Colapietra. “Un territorio che ha la città di Sulmona e il centro Abruzzo come cuore” spiega Antonello Del Luca, esponente del Movimento, spiegando il senso dell’appello “creare una “coscienza comune” che è mancata finora” afferma “l ’identità non può costituire una forza frenante, ma deve proporre nuovi obiettivi, nuove spinte per il cambiamento. Si partiva dall’evidenza ormai consolidata da tempo di un Centro Abruzzo che si sta impoverendo e slittando verso la costa e dalla coscienza che questo fenomeno si può fermare solo appellandosi ad una forte coesione tra popolazione e centri urbani. L’obiettivo è fondere le comunità, senza temere di perdere identità e peculiarità, trasformando fiumi e montagne in elementi di unione e punti di forza. Questa, la sfida. A questo appello, che era stato sottoscritto subito da decine di personalità tra cui primo firmatario il Vescovo Angelo Spina e continuando con emeriti docenti universitari e operatori della sanità e anche dello sport, nonché amministratori ed esponenti del mondo imprenditoriale ed associativo, si sono aggiunti recentemente ulteriori personalità che portano l’elenco a superare le trenta firme”. “Speriamo” continua “che questo aiuti l’aggregazione e coesione del nostro Centro Abruzzo e che corrobori il processo di mobilitazione nei confronti dei problemi già in atto e delle sfide europee, nella consapevolezza che esistono incentivazioni statali e regionali, per non parlare della sospensione del patto di stabilità. Auspichiamo che la città di Sulmona, centro territoriale e amministrativo, voglia assumere subito, e credibilmente, la funzione di volano e capofila di questo processo, aderendo al più presto alle Unioni dei Comuni almeno di tutta la Valle Peligna e del Sagittario, scongiurando la riproduzione in negativo delle Comunità Montane appena soppresse.