TRIBUNALE, PRONTI PER L’INCONTRO A ROMA
Andranno dal Ministro. Motivati e fiduciosi. Crisi o non crisi di Governo, la battaglia per la salvaguardia del tribunale di Sulmona continua. Sarà una delegazione ristretta, formata da sette persone, a recarsi giovedi a Roma, come stabilito (le senatrici Pelino, Blundo, Pezzopane, Buemi, il sindaco Ranalli, il presidente Tedeschi e l’avvocato Bianchi). E’ quanto emerso dalla riunione del comitato nel tardo pomeriggio di oggi in un’aula consiliare di palazzo San Francesco semi vuota. Pochi i sindaci presenti (Pratola, Campo di Giove, Corfinio, Anversa, Introdacqua) , alcuni giustificati dalle sedute dei Consigli comunali nei propri paesi, nessun sindacalista (tranne Ivana Giardino della Fp Cgil), assenti gli avvocati, disinteressata la cittadinanza. A tenere viva la riunione tecnica, per organizzare la spedizione romana, sono stati il sindaco Peppino Ranalli, che ha aperto i lavori ricordando l’iter condotto dal sottosegretario Giovanni Legnini (assente per impegni), la senatrice Stefania Pezzopane, il presidente dell’Ordine forense sulmonese Gabriele Tedeschi, l’avvocato Elisabetta Bianchi, la prima dei sei che cominciò lo sciopero della fame, la vicepresidente della provincia Antonella Di Nino (seduta tra i banchi), insieme al segretario regionale del Psi Massimo Carugno, il quale, dopo aver ricordato la presenza del senatore Buemi nell’ultima assemblea sostenendo che sarà al fianco dei parlamentare abruzzesi in questa lotta, è passato alla riflessione politica partendo dal ribadire che questa deve essere una protesta di tutto il territorio, ma la politica abruzzese deve fare delle scelte in merito a quale tribunale deve essere salvato.
Nell’intervento la senatrice Pezzopane ha sottolineato come l’incontro con il Ministro Cancellieri arrivi proprio in un momento delicato in cui la situazione politica è complicata “nell’ipotesi che si ricomponga il quadro politico” ha detto “a quel punto l’incontro sarebbe utile”. Ha plaudito “l’energica mobilitazione: dava il segno di una passione civile che ha colpito. State facendo un buon lavoro”. Focus poi su due punti su cui incalzare durante l’incontro con il Ministro: uno è l’aspetto legato alle distanze, sottolineando che l’Aquila non avrebbe nessun beneficio dall’accorpamento “parlo anche da aquilana, ci creerebbe problemi anche dal punto di vista logistico. L’Aquila vive ancora una vicenda drammatica del dopo terremoto con enormi problematiche e ribadirei al Ministro proprio questo concetto” ha affermato, soffermandosi sul secondo punto inerente la presenza del carcere che fa la differenza con le altre sedi dei tribunali abruzzesi. Un aspetto questo dell’istituto di pena di via Lamaccio ribadito anche da l presidente Tedeschi, passando poi a toccare l’argomento di organizzare una manifestazione in grande, come deciso nell’ultima assemblea, che coinvolga tutti i Comuni “E’ l’unico e il più importante modo per portare fuori da qui ciò che si è sempre detto”. Dopo l’incontro romano di giovedi prossimo si terrà una riunione in cui si farà il punto della situazione (probabilmente lunedi prossimo).
Che bisogna andare nelle piazze di tutti i paesi della circoscrizione, perché bisogna lottare anche nei nostri territori, sollecitando cittadini e avvocati che sono i primi ad essere consapevoli della situazione, lo ha rimarcato anche la Bianchi. “Mi auguro” ha aggiunto “che la delegazione a Roma trovi un interlocutore che non dica parole vuote”. Punta il dito contro i politici e soprattutto contro chi ha sempre detto “non possiamo fare niente”, ribadendo con forza “non ci fermiamo nemmeno davanti alla crisi di Governo”.