PERMESSI ZTL, LE PRIME CRITICHE AL PROVVEDIMENTO
Arrivano già le prime critiche alla decisione del sindaco di prorogare a tre anni permessi per l’accesso nel centro storico durante la Ztl (clicca qui). A puntualizzare che la conseguenza sarà un aumento di pass è una residente del centro storico, la quale, in una nota affidata al social network, fa le pulci, come si suol dire, a diversi aspetti della delibera adottata a palazzo San Francesco da una settimana, non solo definendola “contorta” e “zeppa di retorica”, ma interpretandola come “un provvedimento importante che smantella progressivamente la Ztl” e criticando al primo cittadino di non essersi confrontato con nessuno. Nell’incipit della nota si spiega che il provvedimento “prevede che i permessi di transito dei residenti e di tutte le categorie autorizzate avranno durata triennale e scadranno tutti il 31 di dicembre con ulteriori 2 mesi di franchigia, durante i quali il comando dei vigili farà sapere all’interessato che il suo permesso sta per scadere, sempre che questi abbia espresso l’opzione di essere avvertito. Il perché del provvedimento?” continua la nota ” La pioggia di multe (tutta da verificare) che le telecamere hanno inflitto ai residenti del centro storico per aver dimenticato di rinnovare il pass in tempo. La prima domanda che viene spontanea” prosegue “è : “come mai non è capitato ai commercianti, ai professionisti , agli invalidi ma solo ai residenti? “ Forse perché sono tutti vecchi e smemorati? E’ semplice: tutti i pass hanno durata annuale, scadono 31 dicembre per tutte le categorie eccetto i residenti , il cui anno decorre da quando il permesso è stato concesso. Ecco svelato il mistero della smemoratezza: giovane o vecchio che tu sia, come fai a ricordarti che il 16 di agosto piuttosto che il 22 di marzo devi rinnovare il pass? Ti fai il nodo al fazzoletto per poi dimenticarti il perché l’hai fatto? La soluzione più rapida ed efficace sarebbe stata quindi l’estensione della scadenza al 31 dicembre di ogni anno per tutti”. Nel prosieguo della nota si chiede se “c’era davvero bisogno di deliberare un rimedio così abnorme per rendere più semplice la vita dei cittadini, quando è evidente che non sono vittime delle telecamere, ma di una burocrazia ottusa?”. Tornando allo scopo del provvedimento la residente ipotizza le conseguenze: “Quanti comunicheranno nel corso dei tre anni di non avere più diritto al pass, quanti e quali controlli faranno i vigili? Il risultato” conclude “sarà un aumento esponenziale dei permessi di transito perché, a scivolamento, ai vecchi si sommeranno i nuovi; al sistema di controlli sicuro ed imparziale delle telecamere si sostituirà quello discrezionale del Comando dei Vigili e dell’Amministrazione Comunale”