“PERLA MAJELLA”, I NUMERI DELL’EVENTO

Un evento riuscito quello organizzato dal Parco nazionale della Majella. Si è conclusa nella tarda serata di domenica la prima edizione di “PerLa Majella”, che per tre giorni ha richiamato nel centro storico di Sulmona migliaia di turisti, curiosi, appassionati di arte, cultura, tradizioni popolari e di enogastronomia. Interessante e simpatica vetrina non solo per le eccellenze che il territorio del Parco offre, ma, attraverso una serie di documentazioni fotografiche e video promozionali, anche per le tantissime bellezze naturali di cui il Parco dispone.
In un contesto scenografico realizzato ad hoc per l’evento, sono stati ricreati gli ambienti dell’area protetta, distinti per altitudine: il bosco misto, la faggeta e le alte quote.
Soddisfazione ha espresso il Presidente del Parco Majella Franco Iezzi non solo per il risultato raggiunto che è andato al di là di ogni aspettativa, ma per l’attenzione, la curiosità, la voglia di scoprire il pianeta Parco con le sue ricchezze ambientali e le sue straordinarie risorse.

Ad aprire la manifestazione l’accensione della tradizionale farchia di Fara Filiorum Petri (clicca qui). L’itinerario, identificabile con lo slogan “Su e Giù per il Parco”, è stato caratterizzato da un’area degustazione, una espositiva e un’altra di Intrattenimento. I numeri raccontano di
12 ristoratori (tutti appartenenti al territorio del Parco) che hanno proposto Le ricette della dea Maja, riportate nell’omonimo volume pubblicato di recente dall’Ente. Il Parco ha messo a loro disposizione cucine attrezzate, collocate nel cortile di Palazzo S. Francesco, nel giardino pensile di Palazzo Mazara e nel cortile di Palazzo dell’Annunziata, per la preparazione delle loro prelibatezze. 4.000 pasti somministrati, 12 botteghe artigiane: l’Area Espositiva allestita presso la Rotonda di S. Francesco della Scarpa ha ospitato gli artigiani del Parco: sculture in pietra della Majella, ceramiche decorate, ferro battuto, scarpe artigianali, confetti, merletti, tombolo, corde armoniche, oggetti in legno, vimini, statuine di terracotta, arte orafa, il tutto realizzato davanti agli occhi dei numerosi visitatori che hanno ammirato entusiasti questi maestri all’opera;
30 produttori ed espositori: formaggi, miele, cereali, pasta, marmellate, confetture, ortaggi, olio, salumi, frutti, pane, vini, tutti rigorosamente prodotti nel territorio del Parco e fatti degustare agli ospiti; 4 esemplari di alpaca esposti da un allevatore che ne commercializza la lana.
L’evento ha ospitato inoltre la Mostra di pittura naturalistica Proiezioni Sostenibili dell’artista Morena Antonucci e due mostre fotografiche, una a cura dell’Archeoclub e del CAI di Sulmona (clicca qui), l’altra dal titolo Nature Concentriche a cura dell’associazione Studium Naturae.
L’area intrattenimento -dislocata tra Palazzo S. Francesco, il giardino pensile di Palazzo Mazara e il cortile e la gradinata di Palazzo dell’Annunziata e denominata “Maja in prosa e musica” – ha ospitato: 4 bande musicali paesane (Pretoro, Pratola Peligna, Pizzoferrato, Introdacqua); 6 gruppi di musica e balli popolari (coro di San Valentino, coro folk Città di Spoltore con canti della tradizione abruzzese e il ballo Laccio d’amore , il gruppo di musica popolare I Briganti della Majella, il gruppo di balli tradizionali La compagnia dell’Abate, i Discanto, la Scuola Popolare di Musica); 3 rappresentazioni della tradizione popolare: Lu Sand’Andonie di S. Valentino, La Frappiglia del Teatro del Giardino di Guardiagrele, la benedizione del pane di S. Antonio di Serramonesca, 4 sfilate con costumi tradizionali: i Palmentieri di Caramanico Teme, I Banderesi di Bucchianico, i costumi di Scanno, la Giostra Cavalleresca di Sulmona. 2 Recital di poesie: “Antonio Verna e la poesia popolese” e “I miei sogni sono stati tutti sulla Majella” di Mario Massari, con accompagnamento musicale di flauto e pianoforte; 4 laboratori: tessitura a telaio, preparazione di oli essenziali, lavorazione della sfogliatella di Lama dei Peligni, osservazione della biodiversità; 1 laboratorio di educazione ambientale denominato “Giochiamo con Maja” che ha registrato la partecipazione di un centinaio di bambini. Ricco il calendario dei convegni, primo fra tutti “Se mi mangi mi salvi. Il valore della biodiversità agricola del PNM”, in collaborazione con Slow Food Abruzzo e Molise.
Piazza XX Settembre è stata la piazza dello sport, con una parete artificiale di arrampicata e un percorso per mountain bike a disposizione di grandi e piccini.
Durante la tre giorni è stata realizzata la statua di Ercole Curino in terra cruda, legno e paglia dagli artisti Massimo Ciccone e Alessandro Lucci (clicca qui)
Per la gestione degli info point, distribuzione di pubblicazioni, materiale informativo e gadget del Parco sono state coinvolte le cooperative che da anni collaborano con il Parco Nazionale della Majella nella gestione delle strutture e nell’organizzazione delle diverse attività del Parco stesso.
Nota dolente, secondo alcuni cittadini, la poca promozione pubblicitaria, nonostante siano stati realizzati: 200 manifesti (70×100), 35 manifesti 6×3, 200 locandine A3. Uno spot promozionale trasmesso in due multisala abruzzesi per un totale di circa 50 passaggi al giorno (per una settimana) e su alcune emittenti locali; 2 mezze pagine sul quotidiano Il Centro, oltre al una settimana di passaggi su Il Centro online, 6 avvisi, 30 moduli, 18 manchette prima pagina Abruzzo e una settimana sul web del quotidiano Il Messaggero Abruzzo.
Tra pubblicazioni, depliants, guide, schede didattiche, pubblicazioni per bambini, libri e video sono state distribuite oltre 8.000 copie.

La chiusura della manifestazione é stata caratterizzata dal ballo delle 5 Pupe, il particolare spettacolo pirotecnico abruzzese.

“Nelle piccole comunità del territorio- ha affermato Iezzi- si conservano ancora oggi tradizioni e culture che sono parte essenziale di una identità mai sbiadita nel tempo, dove si realizzano particolari produzioni di maestri artigiani fatte con il lavoro, il sacrificio e i sentimenti veri della nostra gente. Noi volevamo far conoscere più da vicino il Parco ma al tempo stesso stimolare soprattutto i giovani. Le risposte che sono arrivate sono state incoraggianti, testimoniano la bontà dell’iniziativa e ci stimolano a migliorarla e riproporla nei prossimi anni. Ma questa prima edizione è stata anche un’occasione per apprezzare quella gara di generosità e di collaborazione offerta al Parco da enti, istituzioni, associazioni, volontari che hanno deciso di affiancare il nostro lavoro. A tutti- ha concluso il Presidente Iezzi- desidero esprimere un pubblico ringraziamento nella convinzione che, lavorando insieme in questo modo e con le necessarie solidarietà, si possa innescare un nuovo processo di sviluppo.

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