FINMEK, PEZZOPANE “SITUAZIONE INCRESCIOSA, PRESENTERO’ INTERROGAZIONE”
Da mesi i lavoratori dell’ex stabilimento dell’Aquila e di Sulmona sono senza cassa e l’Inps richiede arretrati dell’indennità di mobilità. L’iter del provvedimento è fermo al Ministero. “Sto presentando un’interrogazione parlamentare, con cui porterò all’attenzione del Governo e del Ministro del Lavoro, la situazione incresciosa dei lavoratori della Finmek Solution dell’Aquila e della Finmek di Sulmona, che da diversi mesi sono senza cassa integrazione” dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che ieri ha incontrato nel capoluogo abruzzese le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori. “Questa è una vertenza che si trascina da anni, ma che ancora oggi non trova una soluzione accettabile. Anzi siamo arrivati al paradosso. Per i lavoratori ex Finmek- ricorda Pezzopane- si è aperta la procedura di mobilità a partire dal 20 ottobre 2012, dal momento che era scaduto il periodo di cassa integrazione spettante a fronte del periodo di liquidazione. Nel gennaio 2013, Finmek solution aveva assicurato ai lavoratori che il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro avevano ritenuta valida la manifestazione d’interesse della società Accord Phoenix, relativa a un’iniziativa industriale da svolgere presso lo stabilimento dell’Aquila; per cui Finmek solution ha dato la possibilità ai lavoratori su base volontaria, di accettare o meno la revoca del collocamento in mobilità, con un’ulteriore proroga di sei mesi di Cigs dal 20 ottobre 2012 al 19 aprile 2013, previsti per legge. Dal 20 ottobre 2012 al 31 gennaio 2013 comunque ai lavoratori e’ stata corrisposta dall’Inps l’indennità di mobilità. Il 20 marzo 2013, a fronte della riconosciuta validità della manifestazione di interesse di Accord Phoenix, veniva siglato presso la Provincia dell’Aquila un verbale tra Provincia, Finmek Solutions e sindacati in cui si dava parere favorevole alla richiesta della proroga di sei mesi di Cigs. Con un successivo accordo del 15 aprile 2013, si stabiliva che al termine dei sei mesi di cassa, il personale sarebbe stato collocato in mobilità, dalla data del 20 aprile 2013, e in attesa della soluzione occupazionale prospettatasi a seguito del progetto Accord phoenix. La situazione diventa paradossale quando l’Inps, secondo procedura, ha provveduto a notificare la restituzione dell’indennità corrisposta ai lavoratori nel periodo dal 20 ottobre 2012 al 31 gennaio 2013, circa 3mila euro, ma nel frattempo l’iter per l’erogazione di sei mesi di cassa integrazione è bloccato al Ministero del Lavoro, nonostante il parere favorevole degli ispettori mandati dallo stesso Ministero per verificare l’attendibilità della proposta industriale.
Oltre al danno, la beffa. Mi chiedo” continua la senatrice “come possano andare avanti le famiglie di questi lavoratori, a cui si richiedono indietro delle somme di denaro, senza che percepiscano neanche un euro mensile.
Non si capisce, poi, per quale motivo il Ministero del Lavoro non dia il via libera alla procedura per la cassa integrazione, mentre centinaia di famiglie da mesi sono rimaste senza alcun tipo di sostentamento. Proporrò” conclude la Pezzopane “di sottoscrivere la mia interrogazione anche ad altri senatori, per condurre una mobilitazione unitaria, che raggiunga rapidamente l’obiettivo. Ho coinvolto anche i senatori del Veneto, considerando che anche i lavoratori ex Finmek di Padova stanno vivendo la stessa allucinante situazione”.