TRIBUNALE, STOP DIGIUNO. COMITATO DAL MINISTRO
con aggiornamento ore 22.30 Udienza del comitato dal Ministro il 3 ottobre prossimo. Un primo obiettivo raggiunto, ma la battaglia continua, come hanno annunciato oggi pomeriggio durante l’assemblea al secondo piano del palazzo di Giustizia di Sulmona, coordinata dal presidente dell’Ordine forense sulmonese , Gabriele Tedeschi, alla presenza dei tre senatori, Enrico Buemi (Psi), Paola Pelino (Pdl) e Enza Blundo (M5S), di fronte a una folta platea di avvocati, sindacati, Giunta e Consiglio comunale intero, dipendenti degli uffici giudiziari pronti a proseguire la lotta scongiurando di dover fare le valige e traslocare all’Aquila, Tribunale al quale sarebbe accorpato il presidio sulmonese, come anche quello avezzanese, secondo il decreto 155 del 2012 che taglierà 31 tribunali minori. Dopo una lunga discussione protrattasi anche dopo l’assemblea, i sei avvocati, da quattro e cinque giorni in sciopero della fame, hanno sospeso la protesta. (ecco i motivi clicca qui)Hanno ricevuto, in apertura della riunione odierna l’applauso solidale con standing ovation da parte di tutti i presenti che si sono alzati in piedi, mentre loro, seduti a un lato dell’aula, commossi si abbracciavano. A dare la notizia che il comitato ristretto (formato dai senatori, dalla provincia, dal sindaco, dal presidente dell’ordine forense, dai sindacati) alle ore 12 del prossimo 3 ottobre sarà ricevuto dal Ministro alla Giustizia a Roma è stato il vicesindaco Luciano Marinucci (sindaco assente per impegni). A seguito di una lettera inviata dal sindaco e dal Comitato costituito a difesa del Tribunale, grazie all’intervento del Sottosegretario di Stato Giovanni Legnini, il Ministro ha accettato la proposta di un incontro con il primo cittadino e una delegazione ristretta in modo da affrontare la questione del Tribunale di Sulmona. Marinucci si associa, poi, all’invito avanzato dal presidente Tedeschi per gli avvocati di sospendere il digiuno “Siamo stati d’accordo con l’intero Consiglio comunale e la Giunta allo sciopero” ha detto Marinucci “siamo vicini al tribunale e a tutte le battaglie che si vogliono intraprendere per salvarlo. Non abbassate la guardia”. Secondo il presidente Tedeschi “Non é piú tempo per le passerelle e discorsi, servono azioni concrete”. Quattro le proposte lanciate: uno sciopero generale di tutto il territorio con data da concordare, la catena umana proposta nell’ultima assemblea, un appello di tutti i sindaci e, infine, chiedono ai parlamentari che venga portata in discussione una proposta di legge di iniziativa popolare presentata lo scorso gennaio. Ha ricordato che “il sindaco ci é stato vicino, ha sostenuto questa iniziativa utile a sottolineare l’assurditá di questa riforma che non risolverá i problemi della giustizia, ma complicherá le cose”. ha preso poi la parola l’avvocato Bianchi, che per prima ha cominciato a digiunare per protesta, rivolgendosi, con la voce rotta dall’emozione e dalla stanchezza, a “quei cittadini che ci hanno criticato definendo questa nostra azione una pantomima. a nostra idea quella che sosterremo é rompere l’inerzia della politica sterile”. Adesso toccherá al comitato ristretto recarsi a Roma e spiegare al Ministro perché il tribunale di Sulmona non deve essere accorpato a quello aquilano. “Il comitato deve riunirsi subito e prepararsi per organizzare bene l’incontro in maniera puntuale” ha detto la vicepresidente della Provincia dell’Aquila.
Soddisfatto il sindaco che in una nota spiega che
“in accordo con il Comitato costituito nel mese di luglio, avevamo chiesto al Ministro Cancellieri un appuntamento e finalmente siamo riusciti ad ottenere quello che speravamo. Andremo a Roma e porteremo sul tavolo la storia e la situazione del nostro Tribunale e di quello che lo stesso rappresenta per il nostro territorio. Ringrazio già da adesso il Ministro per aver accettato di incontrarci e ringrazio Giovanni Legnini per aver contribuito affinchè questo potesse accadere. Sicuramente non abbiamo raggiunto l’obiettivo finale a cui tutti aspiriamo ma credo che riuscire a compiere un passo del genere ed essere ricevuti direttamente dal Ministro possa essere considerato come segno positivo per il futuro. Colgo l’occasione per rinnovare il mio più sincero spirito di solidarietà nei confronti di tutte le categorie interessate a questa vicenda e approfitto dell’occasione per sottolineare che il problema del Tribunale di Sulmona è un problema di tutti noi cittadini di questo territorio. Non è una questione riservata ai soli avvocati, giudici e operatori del settore ma è una problematica che deve interessare tutti i cittadini. Per questo ribadisco la mia vicinanza a coloro i quali in questi giorni hanno deciso di dare vita ad uno sciopero della fame e, con il cuore, chiedo loro di interrompere questa forma di protesta. Non siete soli e non vi lasceremo soli. La vostra protesta è la nostra protesta e le vostre ragioni sono le nostre ragioni. Insieme a voi porteremo avanti queste ragioni nel migliore dei modi possibili al fine di raggiungere il nostro comune obiettivo”
avvocato Elisabetta Bianchi, pioniera della protesta dello sciopero della fame, al suo quinto giorno
NELLA FOTO SUCCESSIVA DICHIARA LO STOP ALLO SCIOPERO DELLA FAME NELLA SERATA