FUOCO ALLA FARCHIA, COMINCIA “PER LA MAJELLA”
Con l’accensione della Farchia, che rievoca la tradizionale manifestazione che ogni 16 gennaio richiama migliaia di turisti a Fara Filorum Petri (Ch), ha preso il via questa sera “Per la Majella”, l’evento che animerá per tre giorni fino a domenica il centro storico di Sulmona. Ad accendere l’enorme Farchia il direttore del Parco nazionale della Majella Franco Iezzi, ente promotore della manifestazne. dalle 18 a mezzanotte i”Parco in vetrina”. Dall’acquedotto medievale un percorso si snoda seguendo frecce in legno che conducono in un viaggio attraverso i riti, le tradizioni proprie dei paesi montani, passando attraverso stand enogastronomici con le tipicitá del Parco. In mostra anche lo sport, tra gimcane a piazza XX Settembre con la mountainbike e pareti per le arrampicate. E ancora botteghe di artigiani che lavorano la pietra della majella, il ferro, mostre fotografiche, spettacoli, concerti di musica folkloristica e teatro dialettale. É la Montagna Madre la protagonista, con tutte le sue bellezze da scoprire. Si punta al turismo, dunque, mettendo in vetrina tutto ció che i paesi e la montagna stessa puó offrire, dalle tradizioni al lavoro, dall’arte allo sport.
IL PROGRAMMA
Il percorso parte dall’acquedotto medioevale dove si troverà un punto di accoglienza ed informazioni. Si prosegue verso il cortile di San Francesco della Scarpa dove sono localizzate alcune aree espositive (botteghe artigiane, gli ambienti del Parco); Palazzo San Francesco (area degustazioni con “le ricette della Dea Maja” ed aree espositive); Palazzo Mazara (area espositiva, area degustazione, area intrattenimento per laboratori; presentazione del volume ‘Le ricette della Dea Maja, recitazione di poesie in dialetto, proiezioni video e fotografie); Piazza XX Settembre ( parco artificiale di arrampicata sportiva- esposizione attrezzature tecniche per la montagna e dimostrazioni di sport per la montagna); Palazzo Annunziata (area espositiva, degustazioni di ricette della ‘Dea Maja’, manufatti e prodotti tipici locali, mostra fotografica); Corso Ovidio e Portici di Via De Nino (manufatti e prodotti tipici locali, shopping sotto le stelle, realizzazione di opere in terra cruda, maestri di pittura, mostre di pittura, rappresentazione della tradizione popolare, complessi bandistici paesani.
si seguono i percorsi..
“le ricette della Dea Maja” . Un ricettario delle varietà agricole autoctone che nasce con lo scopo di fornire ingredienti e procedimenti per gustare piatti della tradizione gastronomica abruzzese con i prodotti tipici locali. Dagli Altopiani maggiori alla Valle Peligna, dalla zona del pescarese e del chietino. Con l’aiuto di diversi ristoranti, agriturismi, aziende aderenti al progetto “Coltiviamo la diversità del parco nazionale della Majella”” Crostate, zuppe, pizzelle di solina, diversi modi di preparare i fagioli, le patate i “frescarelli”, le sagne,i “peperoni a corno di capra”. Insomma un omaggio alla nostra cucina di terra d’Abruzzo.
Diversi libri e volumi che raccontano la Majella.
alcuni degli allestimenti realizzati nei vicoli e angoli della città. Questo si trova all’ingresso della rotonda di San Francesco, dove si svolge la mostra di arti e mestieri, dove è possibile osservare la lavorazione del ferro battuto, come si scolpisce la pietra bianca della Majella.
corridoio nel cortile di palazzo San Francesco allestito per la degustazione. Inserito negli itinerari da seguire.
lo sport in Montagna, mountainbike, arrampicata…
I formaggi di Gregorio Rotolo di Scanno a palazzo Mazzara