SCIOPERO FAME, AUMENTANO GLI AVVOCATI
Sono saliti a cinque gli avvocati che hanno deciso di astenersi dal mangiare come forma di protesta contro l’accorpamento del tribunale sulmonese all’Aquila. Seduti al tavolino davanti l’ingresso del palazzo di Giustizia anche altri avvocati che raccoglievano firme di coloro che entravano nell’edificio, per contare quanti cittadini abitualmente frequentano questi uffici che tra due anni dovranno fare le valige e spostarsi nelle strutture del capoluogo abruzzese. Ha inviato una lettera formale al Ministro della Giustizia il presidente dell’Ordine forense sulmonese Gabriele Tedeschi chiedendo di venire in questo territorio. Lo sciopero della fame era cominciato ieri con l’avvocato Elisabetta Bianchi che per prima ha aperto le danze, trascorrendo la notte all’interno del tribunale (clicca qui). A controllare le condizioni di salute degli avvocati ci stanno pensando i volontari della Croce Rossa di Sulmona, che a turno arrivano con l’ambulanza sul posto per il monitoraggio sanitario. La protesta andrà avanti ad oltranza. “La forma nobile ed estrema di protesta, afruata nell’ambito delle iniziative a salvaguardia del Tribunale” afferma Tedeschi “è volta ad ottenere la presenza ufficiale in Sulmona del Ministro della Giustizia Cancellieri affinché possa constatare di persona le oltremodo disagevoli condizioni logistiche del circondario e perché possa rendersi conto delle oggettive difficoltà che gli utenti avrebbero ove lo scellerato disegno di accorpamento a L’Aquila fosse portato a compimento”. Nell’ultima assemblea (clicca qui) gli avvocati avevano lamentato non solo l’assenza del Comitato istituzionale nato appositamente per la causa CLICCA QUI, ma anche la latitanza della Regione, nonostante Chiodi ( in visita a Sulmona nel luglio scorso invitato da Fabbricacultura clicca qui) abbia detto che il tribunale di Sulmona sarebbe l’unico in Abruzzo che dev’essere salvato.
INTERVISTA AL sindaco di Sulmona, Peppino Ranalli, (CLICCA QUI).